Pellicce, inchiesta di Report mostra crudeltà sugli animali, in Italia chiude un altro allevamento di visoni
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Da: Essere Animali
Ieri sera un servizio di Report ha mostrato le condizioni degli animali destinati a diventare pellicce. Diffuse anche le immagini degli allevamenti italiani di visoni, documentate da Essere Animali che da anni chiede l’introduzione nel nostro paese di un divieto di allevamento di animali da pelliccia.
Proprio oggi l’organizzazione comunica la chiusura di un altro allevamento italiano di visoni, l’azienda Ranch Wild situata a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara. Attiva dagli anni 80, ogni anno uccideva circa 3000 visoni per farne pellicce ed era stata oggetto di diverse manifestazioni di protesta.
“E’ il terzo allevamento di cui abbiamo registrato la chiusura negli ultimi mesi. Il settore delle pellicce è in crisi. La produzione è crollata in tutto il mondo, così come il livello dei prezzi valutato dalle case d’asta.”
Recentemente anche l’allevamento di visoni di Fossoli (MO) e quello di Misano di Gera D’Adda (BG) hanno cessato l’attività. Solo nella provincia di Ferrara fino a pochi anni fa erano presenti tre allevamenti di animali da pelliccia, oggi tutti chiusi.
Non solo gli allevamenti però sarebbero colpiti dalla crisi dell’industria della pelliccia. In Italia secondo i dati di AIP (Associazione Italiana Pellicceria) e PwC (PricewaterhouseCoopers) nel 2017 avrebbero chiuso 2.585 aziende manifatturiere legate alla pellicceria.
“La sensibilità delle persone è mutata. Le pellicce sono oggi considerate crudeli e anacronistiche. Stilisti di fama mondiale come Armani, Gucci, Versace e molti altri le hanno bandite dalle loro collezioni.”
Recentemente le case d’asta scandinave Saga Furs e Kopenhagen Fur, dove si incontrano i principali acquirenti e venditori mondiali di pellicce, hanno rilevato nel 2018 una riduzione del 20% del numero di animali allevati e un calo del livello dei prezzi di oltre il 20% rispetto al 2017. Le previsioni per il futuro sono ancora più negative, si stima che l’offerta mondiale di pellicce di visone avrà un ulteriore calo del 35% entro il 2020.
Con la campagna 160mila visoni da salvare, il cui nome ricorda il numero degli animali uccisi ogni anno in Italia per diventare pellicce, Essere Animali chiede da tempo una legge per vietare questi allevamenti. Ne sono rimasti circa 20, situati principalmente in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto ed allevano esclusivamente visoni.
L’organizzazione è riuscita a filmare più volte le condizioni degli animali, allevati in piccole gabbie di rete metallica. Le immagini, diffuse da Report e ottenute con il posizionamento di telecamere nascoste e grazie ad un infiltrato che ha lavorato negli allevamenti, hanno documentato la presenza di visoni feriti, con comportamenti stereotipati e cadaveri nelle gabbie. Gli investigatori hanno filmato anche il momento dell’uccisione in camere a gas, un metodo consentito dalla legge.
“I visoni soffrono particolarmente per la reclusione in gabbia e per l’impossibilità di nuotare, essendo animali non addomesticati e semiacquatici.”
Secondo l’Istituto Eurispes l’86% degli italiani sarebbe favorevole ad un divieto di allevamento, già emesso in 12 paesi europei, alcuni dei quali con una produzione nazionale molto più importante di quella italiana. Tre proposte di Legge che vieterebbero questi allevamenti sono già state depositate e assegnate alla XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
“In occasione delle scorse elezioni abbiamo con contattato i partiti politici chiedendo di sottoscrivere un impegno a vietare gli allevamenti di animali da pelliccia. Hanno risposto positivamente all’appello Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Fratelli d’Italia. Ora è necessario che l’impegno sia mantenuto e che anche in Italia sia introdotto il divieto.”
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