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Da: Ufficio Stampa Comunicazione Istituzionale e Digitale

Giovedì 14 febbraio 2019 alle ore 16,30 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, via Scienze, Ferrara, secondo appuntamento del ciclo Anatomie della Mente curato Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia Clinica di Unife con “Il Cow-boy e l’amore, la meravigliosa ma tormentata storia di Sam Shepard, drammaturgo e stella del cinema”.

La vita di Samuel Shepard Rogers (1943-2017) è stata tutta proiettata verso il West, ma la sua anima errante e nomade lo portò, ancora giovane e fuggito di casa, nella New York trasgressiva degli ultimi anni ’60, dove frequentò il Greenwich Village e conobbe Bob Dylan e Jack Kerouac.
Fatta rapidamente si fa strada nel teatro alternativo di Off-Off-Broadway, divenne famoso come drammaturgo, tanto che nel 1970 Michelangelo Antonioni, entusiasta dopo aver letto i suoi lavori teatrali, gli chiese di collaborare alla stesura del suo film ‘Zabriskie Point’, ambientato in quegli anni statunitensi in cui lo scenario imponente delle rocce che si sgretolano della Valle della Morte fa da metafora al crollo del Sogno Americano, negli anni della guerra in Vietnam.
Nel frattempo Sam Shepard ebbe una relazione fulminante con una poetessa e cantante che diverrà famosa, Patti Smith che poi lasciò per sposare una giovane attrice – O-Lan Jones Dark -, in una cerimonia hippy che dà inizio ad un matrimonio felice e intenso ma destinato a finire quando il suo ingresso nel mondo del cinema, avvenuto nel 1978 con il film di Terrence Malick ‘I giorni del Cielo’ lo portò poi a conoscere la attrice Jessica Lange con cui avrà un lungo legame matrimoniale fino al 2009.
L’opera teatrale di Sam Shepard, inizialmente ispirata al teatro di Samuel Beckett (sarà particolarmente commovente, molti anni dopo, per Shepard venire a sapere dell’apprezzamento di Beckett per le sue opere) ha come temi principali un senso di tradimento per il fallimento del sogno americano, la decadenza dei legami familiari e la ricerca delle radici. Se New York è il centro iniziale della sua attività, in seguito San Francisco ed il Magic Theater dove i suoi lavori sono interpretati dai migliori attori emergenti, come John Malkovich, Gary Sinise, Philip Seymour Hoffman e John C. Reilly. È un teatro di azione e non di parola, esemplificato specialmente in Fool for Love (Follia d’amore, divenuto poi un film diretto da Robert Altman) in cui un rude cow-boy torna per riprendersi la sua compagna dopo averla lasciata, e in cui la figura del padre appare immanente in scena per tutto il dramma con la sua cupa ombra proiettata sui personaggi.
È infatti la figura del padre di Sam, militare e in seguito insegnante, ma dedito all’alcool che poi lo ucciderà e spesso violento, che impronta di sé la vita intera di Sam Shepard, turbato dall’incubo di divenire come il padre per tutta la vita. Profezia che rischierà di avverarsi negli eccessi delle droghe e poi della tequila che in alcuni episodi lo porteranno a guai con la legge.

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