Samba pour la France

Un altro appuntamento con Omar Sy, dopo ‘Quasi Amici’ e ‘Famiglia all’improvviso. Istruzioni non incluse’. Ancora un incontro fra due mondi, per ‘Samba’, di Olivier Nakache e Éric Toledano (gli stessi registi di ‘Quasi amici’): quello dei sans papier del maliano Samba (Omar Sy) e della francese Alice (Charlotte Gainsbourg), una dirigente d’azienda che dopo un crollo psico-fisico da stress decide di cambiare vita.
La commedia a sfondo sociale, che ricorda molti temi di Ken Loach, fa dialogare due mondi estremamente diversi. Samba Cissé vive di espedienti e lavoretti temporanei, nel mondo del lavoro sommerso francese che cerca lavoratori a basso presso senza documenti regolari, una vita sospesa e in bilico in attesa della tanto agognata carta di soggiorno che mai arriva. Eppure il protagonista vive lì da dieci anni. Alice, che, dopo la depressione da ‘burn-out’ (o esaurimento da lavoro), cerca di ricostruire il suo equilibrio e la propria vita attraverso il volontariato in un’associazione che aiuta gli immigrati a sopravvivere fra i cavilli burocratici e non solo. Tratto dal romanzo ‘Samba pour la France’ di Delphine Coulin, non è una storia vera ma vi sono tutti gli elementi per esserlo. Niente di più attuale, infatti.
Una commedia sociale dolce e amara, una ‘dramedy’: chi cerca i documenti regolari e un’identità e chi cerca di ricostruirsi, in fuga da se stesso; entrambi avvolti da un inferno personale che sfianca. Finché le due realtà si incontrano, in una storia, quasi una favola moderna, che fra tante emozioni, simpatia e risate, può aprire un varco verso la serenità.
Samba, di Olivier Nakache e Éric Toledano, con Omar Sy, Charlotte Gainsbourg, Tahar Rahim, Youngar Fall, Francia, 2014, 118 mn.

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Simonetta Sandri
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)