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Quando vedrete il film di Olivier Nakache ed Éric Toledano, ‘Quasi Amici‘, e lo splendido interprete Omar Sy, non potrete, come è successo a me, evitare di ripercorrere tutta la filmografia di questo meraviglioso attore. Lo faremo allora insieme, andando a ritroso rispetto a ‘Quasi Amici’ (vincitore del David di Donatello come miglior film nel 2012) ma anche in avanti. Il film, del 2011, racconta la storia vera di Philippe Pozzo di Borgo (François Cluzet) e di Abdel Yasmin Sellou (nel film è Driss, Omar Sy): il primo è erede della nobiltà corsa, proprietario di un enorme patrimonio immobiliare discendente anche del casato Moët et Chandon; il secondo è un immigrato algerino (non senegalese come nel film) con qualche problemino dovuto a difficoltà economiche e integrazione.

Philippe è tetraplegico, immobilizzato su una fredda sedia a rotelle in seguito a un incidente di parapendio avvenuto nel 1996 e sprofondato in una profonda e cupa depressione dopo la morte della moglie Béatrice nel 1999. In tale frangente l’uomo si era messo in cerca di un badante, appello cui aveva risposto Abdel Sellou / Driss, un personaggio po’ sfrontato (oltre che svitato) e dichiaratamente e spudoratamente interessato ai sussidi statali.

Percorriamo, allora, sorridendo, la storia di un’amicizia vera, reale e anche un po’ surreale, una convivenza durata dieci anni fatta di rispetto e divertimento, anche nella sofferenza. Segno che anche nelle difficoltà, una presenza positiva e costruttiva può risollevare gli animi più provati. Fra scherzi, umorismo e laissez-faire – laissez-vivre, i due amici complici corrono ad alta velocità su una nera Maserati quattro porte, sfuggono alla polizia. Driss riesce a far divertire Philippe facendogli dimenticare i suoi problemi fisici, spesso offendendolo scherzosamente e facendogli rivivere emozioni ormai perdute, come il fare una passeggiata notturna alla luce delle stelle, rivedere il mare, ascoltare musica soul e funk o il fumare tabacco o cannabis.

Gli amici di Philippe sono contrari alla presenza di Driss, ritenendo il ragazzo pericoloso per via dei suoi precedenti penali, ma Philippe non si preoccupa del passato del suo compagno-amico poiché è l’unico che lo tratta come una persona e non come un malato. Al punto che lo incoraggia anche a intrattenere una relazione epistolare con una donna di nome Éléonore, che vive al nord della Francia. Non senza sorpresa.

Oggi, Philippe vive in Marocco, a Essaouira, con la seconda moglie Kadhija e i due figli, grazie ad Adbel è riuscito a risollevarsi dalla depressione, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere alla Legione d’onore ed è attivista contro l’eutanasia con il movimento Soulager mais pas tuer. Abdel ha un suo allevamento avicolo in Algeria.

Quasi amici, di Olivier Nakache e Éric Toledano, con François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Dorothée Brière-Meritte, Francia, 2011, 112 mn.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


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