Ambiente e Green economy. Con Ecomondo a Rimini protagonista la crescita sostenibile.
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Da: Regione Emilia Romagna
Ambiente e Green economy. Con Ecomondo a Rimini protagonista la crescita sostenibile. Oggi inaugurazione, giovedì 8 un convegno sui cambiamenti climatici con l’assessore Costi: scenari, opportunità, business
L’assessore Gazzolo apre con l’erosione costiera: “Occorre un Piano nazionale di difesa della costa per garantire la sicurezza, tutelare l’ambiente e la biodiversità di territori dal valore unico come il Delta del Po”. Presso lo stand della Regione gli esempi di crescita sostenibile attraverso le storie virtuose di alcune start up del territorio
Bologna – Regione protagonista a Ecomondo, appuntamento internazionale di Fiera Rimini sull’economia green e circolare, da oggi al 9 novembre.
Nella giornata di apertura l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, è intervenuta a un convegno sulle azioni strategiche di protezione costiera per sviluppare una ‘Crescita Blu Sostenibile’. “Dobbiamo garantire la sicurezza delle popolazioni, tutelare l’ambiente e la biodiversità di territori dal valore unico, come il Delta del Po patrimonio Unesco nel 2015- ha affermato l’assessore- e poi intervenire nelle zone costiere dove ci sono fragilità come erosione, subsidenza, rischio di ingressione marina e infine mettere in campo un Piano nazionale di difesa della costa da finanziare anche attraverso canali come quelli derivanti dagli oneri demaniali costieri”. Questi gli interventi prioritari per la tutela delle coste emiliano-romagnole indicate da Gazzolo che ha ribadito l’importanza di “sostenere l’economia e il turismo che si sviluppano lungo il litorale. La Regione insieme ai Comuni e ai portatori di interesse della costa, fa la sua parte mettendo a bilancio risorse pari a 40 milioni di euro. Inoltre, grazie alla nuova legge per il Distretto turistico della costa, ormai in dirittura d’arrivo, per il biennio 2019-2020 stanziamo 20 milioni di euro per sostenere i Comuni in progetti di riqualificazione, rigenerazione urbana e quindi valorizzazione delle località della costa. Altri 20 milioni sono invece previsti dal nuovo Fondo per la ristrutturazione delle strutture ricettive, quali alberghi e campeggi”.
“Per non rendere vani questi sforzi- ha concluso l’assessore- è indispensabile fare squadra tra Regioni, e fra Regioni e Governo per l’attuazione dei grandi interventi strategici e il reperimento di nuove risorse, sia a livello nazionale ma anche europeo”.
Fra gli appuntamenti di spicco il convegno “Cambiamenti climatici: costi e opportunità per il sistema economico”, in programma giovedì 8 novembre (dalle ore 9) e organizzato dal Clust-ER Greentech. I lavori inizieranno con l‘intervento di Sandro Fuzzi (presidente Clust-ER Greentech) che farà il punto sui cambiamenti climatici. Scenari futuri, impatto sul settore e modelli di business saranno invece i temi delle altre relazioni. Il convegno sarà concluso dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, che illustrerà la strategia della Regione Emilia-Romagna di contrasto al cambiamento climatico. “Si tratta di un tema– ha detto Costi- riconosciuto come una delle sfide più impegnative di sempre a livello globale. Questa sfida però non può essere affrontata solo a livello globale ma deve coinvolgere tutti gli attori disponibili e tutti i livelli di governo del territorio. Per la realizzazione delle nuove strategie energetiche messe in campo dalla Regione, vi sono le risorse del Piano Triennale 2017-2019 che ammontano a 248,7 milioni di euro”.
Inoltre presso lo stand della Regione (Hall Sud 007) sarà possibile assistere alla presentazione di storie virtuose di start up in Emilia-Romagna. Le aziende raccontate sono Bettery, la start up che produce una batteria liquida in grado di offrire un’energia specifica cinque volte superiore a quelle dei migliori sistemi d’accumulo; EnergyWay, start up modenese che affida l’efficientamento energetico al data management; Minerali Industriali per la riduzione dello stoccaggio del rottame del settore ceramico; OI Pomodoro Nord Italia che favorisce la riduzione degli impatti ambientali lungo l’intera filiera di produzione delle conserve di pomodoro.
Nello stand della Regione Emilia-Romagna (Hall Sud – 007 di Ecomondo 2018) saranno infine presenti due postazioni interattive per coinvolgere i visitatori sui temi della sostenibilità e un salottino green che ospiterà domani mercoledì 7 alle 14.30 la presentazione di un’indagine condotta da Ervet sulla green economy in Emilia-Romagna. Presso l’area Key-Energy è in programma invece un focus di Aster sulle startup green.
La Regione e la crescita sostenibile
La Regione Emilia-Romagna è impegnata a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda Onu 2030. La priorità è la riduzione delle emissioni climalteranti, che l’Emilia-Romagna punta ad abbattere del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, incrementando del 27% l’impiego di fonti rinnovabili e migliorando l’efficienza energetica. Gli interventi in tale ambito si concentrano soprattutto nei settori trasporti, elettrico, termico e sono programmati attraverso il Piano energetico regionale avviato nel 2017, con investimenti fino al 2019 per 248,7 milioni di euro di cui 104,4 milioni dal Por Fesr 2014-2020, 27,4 dal Psr Feasr e 116,9 milioni da ulteriori fondi della Regione destinati all’efficienza energetica delle imprese, alla riduzione dei consumi energetici degli edifici pubblici e alla mobilità sostenibile. Alcuni di questi progetti, candidati al concorso spot video “Io investo QUI” 2018, saranno mostrati a Ecomondo 2018, mettendo in evidenza anche il ruolo della ricerca industriale per lo sviluppo sostenibile.
La riduzione delle emissioni inquinanti è al centro di un’altra azione regionale mirata, governata dal Piano aria integrato regionale, che punta a ridurre entro il 2020 le polveri sottili Pm10 del 47% rispetto al 2010. Con il Piano di Tutela delle Acque vengono invece ottimizzati i consumi idrici, mentre sul fronte della riduzione dei rifiuti l’obiettivo regionale è di arrivare entro il 2020 al 70% di rifiuti avviati a riciclo (+15% rispetto al 2015).
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