Da: Ufficio Stampa – Ferrara Libera
Il PD locale, sconfitto su tutti i fronti ed incattivito da una emarginazione ormai anche sociale, non riesce più a combinarne una buona.
E’ di questi giorni una proposta che nell’intento è una sorta di “protezione” nei confronti di una persona indagata, ma a loro idealmente vicina. Questo passaggio è fondamentale nell’identificare cos’è ormai il PD: una minoranza sia nel Paese sia a Ferrara. Non lo è purtroppo nella struttura amministrativa dello Stato. La persona è il sindaco di Riace, indagato per favoreggiamento alla immigrazione clandestina. L’onorevole Rubino, leader dei partigiani dem, afferma: “Il Pd candidi Mimmo Lucano, sindaco di Riace, alle prossime elezioni Europee, consentendogli di beneficiare dell’immunità parlamentare e di contaminare l’Europa con la sua umanità”. Contemporaneamente afferma che “non bisogna legittimare coloro che hanno vinto le elezioni e credono di avere diritto a diventare tutto”.
Parto dalla constatazione che solo loro possono fare queste inaudite dichiarazioni e che proprio loro pur non avendo avuto alcuna legittimazione popolare per anni, ne hanno combinate di tutti i colori.
Qualcuno si cimenta con foga nel “combattere” asimmetricamente gli italiani decidendo di parteggiare e proteggere un’inquisito, promuovendone la sua eleggibilità su uno scranno europeo.
Il fine, come sempre, è evidente: consentire ad un impresentabile di continuare a far danni.
La legge Severino, non consentirebbe, la eleggibilità nel nostro Paese, ma in Europa questo è possibile. Europa stessa che indusse l’Italia a dotarsi di questa legge! Paradossale, no?
Ma veniamo al dunque: la giunta ferrarese cosa fa? Con bravura e solerzia dimostra subito appoggio ad un fantomatico, esiguo gruppo GAD (gruppo anti-discriminazioni) che si fa portatore dell’idea del partigiano dem ed osanna un indagato su cui pendono accuse pesanti, un soggetto che probabilmente ha agito al di fuori della legge. Addirittura vuole farne un cittadino onorario. Qui, come capite, solo il senso di giustizia ed il pudore dei cittadini onesti, veri, puliti e giusti è discriminato.
Una risposta come l’eventuale gemellaggio con Riace e la promozione “ad Honorem” del suo sindaco è di estrema semplicità e provocazione e rappresenta l’ideale per pochi intimi, ma non è il nostro ideale. Non quello della maggioranza silenziosa che produce, che rispetta le leggi, che paga le tasse e che crede nella giustizia e nell’onestà.
Questo racconto riflette l’immagine di un PD smarrito, privo di pudore e vergogna, che si affida esclusivamente alla provocazione. Ricordiamo che questa ennesima fantasmagorica e scostumata scelta è contro i ferraresi e molto chiaramente a favore della immigrazione incontrollata. Anche questo affronto non dovrà essere dimenticato dai cittadini di Ferrara che risponderanno a tempo debito, facendo pagare con gli interessi a questa amministrazione ed al nutritissimo gruppo di associazioni, prive di alcuna vera partecipazione civica, le loro scelte impopolari a uso e consumo di pochi.
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