Incarichi: Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli nuovo presidente
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Da: Coldiretti Emilia Romagna
Storico cambio della guardia, Mauro Tonello lascia dopo 20 anni
Storico cambio della guardia alla presidenza di Coldiretti Emilia Romagna. Dopo vent’anni, Mauro Tonello lascia la guida della maggiore organizzazione agricola regionale e al suo posto subentra Nicola Bertinelli, 45 anni, imprenditore agricolo di Medesano (PR). Lo hanno eletto i delegati all’assemblea regionale di Coldiretti in rappresentanza delle 48 mila aziende associate.
Bertinelli, dopo due lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, conseguite in Italia, alla Cattolica di Milano, e un master in Business Administration all’Università di Guelph, in Canada, ha preso in mano le redini dell’azienda agricola di famiglia a Medesano, che ha trasformato innovandola profondamente in pochi anni grazie alle opportunità offerte dalla legge 228 del 2001, la cosiddetta legge d’Orientamento fortemente voluta da Coldiretti per il rinnovamento dell’agricoltura italiana.
L’azienda lavora 160 ettari di terreno dove si producono i foraggi freschi per gli oltre 700 capi di razza Frisona, Vacca Rossa reggiana e Vacca Bruna, che danno il latte di alta qualità necessario per la produzione di Parmigiano Reggiano. Oggi l’azienda Bertinelli è un modello di azienda multifunzionale che copre l’intera filiera produttiva del “Re dei Formaggi”, dalla produzione di foraggi all’allevamento di bovine, dal latte alla trasformazione in caseificio, fino alla stagionatura e vendita diretta. Dall’aprile del 2017 Bertinelli è anche presidente del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano.
Dopo l’elezione, il neo-presidente ha ringraziato l’assemblea per la fiducia accordatagli e si è detto “onorato di esser stato eletto nel nuovo incarico e di sentirsi profondamente impegnato a rispondere alle aspettative riposte in lui. Durante il mio mandato – ha detto Bertinelli – lavorerò in squadra con tutta la giunta, il consiglio direttivo e il direttore Marco Allaria Olivieri per valorizzare le nostre produzioni agricole al fine di incrementare il reddito delle imprese”.
Al momento del passaggio di consegne con il predecessore Mauro Tonello, Bertinelli ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto. “Nei vent’anni della sua presidenza – ha detto – ha guidato l’organizzazione in un momento di cambiamento epocale, in cui l’agricoltura regionale e nazionale è diventata protagonista dell’economia italiana avviando un nuovo rapporto con il mercato, aprendosi alla multifunzionalità e alla valorizzazione della sua distintività, portando le eccellenze alimentari al centro dell’attenzione del consumatore e rivalutando il grande ruolo di tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare”.
“L’Emilia Romagna – ha detto Bertinelli – ha una grande responsabilità: è una delle principali agricolture italiane, con 70 mila imprese agricole e con prodotti agroalimentari di fama mondiale, come i 44 prodotti Dop e Igp e i 393 iscritti all’albo dei prodotti tradizionali. Essere alla guida di Coldiretti è un onore, ma anche una grande responsabilità. Sull’identità che ci siamo costruiti presso la società e i consumatori – ha detto il nuovo presidente – dobbiamo creare valore per dare nuova redditività agli imprenditori agricoli, rafforzando i rapporti tra impresa e mercato, da un lato stimolando una ulteriore crescita della multifunzionalità, con le aziende agricole che valorizzano il loro prodotto cercando nuove opportunità sul fronte dell’agriturismo, della vendita diretta e dei mercati contadini. Dall’altro aprendo sempre di più alla filiera con accordi che riequilibrino il rapporto di forza tra aziende agricole, trasformazione e distribuzione, per redistribuire il valore del prodotto in modo equo lungo tutto il percorso dal campo alla tavola. Si tratta – ha proseguito Bertinelli – di una strada già intrapresa da Coldiretti con Campagna Amica per quanto riguarda la multifunzionalità e con gli accordi di filiera nei vari settori, dai cereali alla carne, al burro. Il tutto con la garanzia dell’etichettatura dell’origine del prodotto agricolo che, grazie al costante impegno di Coldiretti, negli ultimi anni è diventato obbligatorio per una larga parte di prodotti, dai derivati di pomodoro alla pasta, dal latte e i formaggi, dalla carne bovina e di pollo alla frutta e verdura freschi. Lavoreremo perché si possa arrivare alla trasparenza anche per gli altri alimenti privi di etichetta d’origine come i salumi, la carne e la frutta trasformate, il pane. Non mancheremo poi all’appuntamento con le problematiche ambientali: l’attività agricola è un vero presidio per il territorio, contro il dissesto idrogeologico e contro gli incendi, per la salvaguardia del suolo. Sarà nostra cura operare per assicurare la presenza degli agricoltori nelle zone collinari e montane e mantenerle vive e vitali. Chiediamo ovviamente che la collettività e le istituzioni facciano la loro parte, assicurando un maggiore controllo della presenza degli animali selvatici in queste aree”.
“Il territorio – ha concluso il neo-presidente – deve diventare la nostra casa e la nostra impresa, in una visione a tutto tondo, con sinergie tra tutti i settori produttivi e commerciali per cui le eccellenze che ci caratterizzano, dalla food valley alla motor valley, fino alle città d’arte diventino non solo un luogo da visitare, ma un territorio in cui investire attirando anche capitali esteri. Così si creerà valore aggiunto e quindi reddito e posti di lavoro, realizzando un modello sostenibile basato sulla qualità dell’ambiente e qualità della vita”.
Nella sua attività il nuovo presidente sarà affiancato dal nuovo consiglio direttivo che sarà composto dai presidenti provinciali di Coldiretti: Valentina Borghi (Bologna – vicepresidente), Nicola Dalmonte (Ravenna – vicepresidente), Floriano Tassinari (Ferrara), Massimiliano Bernabini (Forlì-Cesena), Luca Borsari (Modena), Nicola Bertinelli (Parma), Marco Crotti (Piacenza), Guido Cardelli Masini Palazzi (Rimini); dai consiglieri Marco Bianchi, Paolo Cavazzuti, Luca Cotti, Andrea Ferrini, Marco Gambi, Luigi Maccaferri, Andrea Minardi; Gianni Paganini. Del consiglio direttivo fanno parte di diritto i responsabili dei movimenti: Luciana Pedroni (Donne Impresa), Paolo Monari (pensionati) e Andrea Degli Esposti (Giovani Impresa).
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