Coldiretti: anche da Ferrara agricoltori a Roma per difendere il riso italiano
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da: ufficio stampa Coldiretti
Domani, 15 luglio, al Ministero delle Politiche Agricole la battaglia del riso si sposta a Roma per chiedere intervento immediato in difesa del riso “made in Italy”. Per il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, necessario fare ogni atto utile per scongiurare un’ulteriore danno ai produttori italiani.
La battaglia del riso si sposta a Roma dove agricoltori e mondine arriveranno dalle campagne delle principali regioni di produzione per manifestare davanti al Ministero dellePolitiche agricole portando con se il vero riso italiano che verrà distribuito gratuitamente per farne conoscere la bontà e la genuinità
L’appuntamento per salvare il riso italiano è per le ore 10,00 di martedì 15 luglio davanti al Ministero delle Politiche Agricole a Roma in via XX Settembre, 20 dove durante la manifestazione una delegazione di produttori rappresentativa di tutte le regioni guidata dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo incontrerà il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, al ritorno dal Consiglio dei Ministri a Bruxelles, al quale verrà consegnato un campione di riso importato dalla Cambogia per chiedere che vengano fatti controlli qualitativi dopo che nel primo semestre 2014 si sono moltiplicati i pericoli per la salute con il sistema di allerta rapido Europeo (RASFF) che ha effettuato quasi una notifica a settimana per riso e prodotti derivati di provenienza asiatica per la presenza di pesticidi non autorizzati e assenza di certificazioni sanitarie.
Nel corso dell’iniziativa i produttori, tra i quali anche una delegazione ferrarese, che è la principale area di produzione della nostra regione, cappeggiata dal presidente provinciale Sergio Gulinelli, spiegheranno l’importanza della coltivazione di riso per l’Italia ma anche i rischi anche per i consumatori con l’acquisto di prodotto straniero insieme ai consigli per scegliere al meglio e non cadere nell’inganno del falso Made in Italy.
Nel documento che sarà consegnato al Ministro la Coldiretti chiede l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del riso in vendita, che vengano resi pubblici i nomi delle industrie che utilizzano riso straniero, l’applicazione della clausola di salvaguarda nei confronti delle importazioni incontrollate, ma anche l’istituzione di una unica borsa merci e la rivisitazione dell’attività di promozione dell’Ente Nazionale Risi.
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