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Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“L’Università di Ferrara, patrimonio di tutti i ferraresi, continua a crescere. L’offerta culturale e l’indotto economico che garantisce alla città, sono sempre più importanti. E’ ora di dedicare ad Unife l’attenzione che merita, senza più improvvisare. La prossima giunta, quella che uscirà dalle amministrative del 2019, dovrà prevedere un assessorato ad hoc, dedicato all’Ateneo”.
Alan Fabbri, capogruppo in Regione Emilia Romagna, lancia l’idea di un Assessorato ai Rapporti con l‘Università in vista delle prossime amministrative.
“Quello che abbiamo in mente è un Assessorato ai Rapporti con l’Università, impostato per curare le relazioni e i progetti condivisi. Dovrà occuparsi di impostare le possibili collaborazioni in termini di offerta culturale e formativa extracurricolare, pianificare un sostegno alla ricerca in sinergia con le aziende del territorio, affrontare il problema dei posti letto e delle aule per studenti e portare, nel tempo, a migliorare la struttura urbanistica della città, in vista di uno sviluppo ancora ulteriore del campus”, spiega Fabbri.
Ferrara, “come dimostrano i numeri, è già una città universitaria, il nostro sogno è trasformarla in un vero e proprio polo universitario d’eccellenza, strutturando intorno all’Ateneo servizi adeguati a valorizzare e far crescere i professionisti del futuro”.
Per il capogruppo “l’obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale, la prospettiva di crescita e l’indotto molto importante che la presenza dell’Università porta alla nostra città”, spiega Fabbri “per farlo è necessario pianificare e poi rendere concrete una serie di buone pratiche a sostegno dello sviluppo di Unife”.
La prima cosa da fare è “strutturare collaborazioni con le realtà del territorio e rendere, dove possibile, l’Ateneo parte integrante dei piani di sviluppo dell’economia locale”, aggiunge Fabbri “consapevoli che la collaborazione con l’Università può aprire prospettive importanti di rilancio, in termini di ricerca e innovazione, per le aziende”. Altrettanto fondamentale è la “soluzione programmata, e non più lasciata al caso, dei problemi che incontra chi sceglie di studiare a Ferrara”. E’ necessario “migliorare i trasporti pubblici, pianificare gli spazi dedicati allo studio, rendere sicuri quelli per la socializzazione e, soprattutto, risolvere l’annoso problema degli alloggi che va regolamentato e gestito con politiche di controllo e da un lato e di agevolazione per chi affitta rispettando le regole dall’altro”, spiega ancora Fabbri.
“Si tratta di una sfida che negli anni dovrebbe portare ad una modificazione urbanistica della città”, conclude “con cittadelle dello studio all’avanguardia dedicate ai professionisti del futuro e ben integrate nel tessuto sociale, culturale ed economico della città e di tutta la provincia, in un’ottica di fruttuoso interscambio e valorizzazione reciproca”

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