La Regione investe nella ricerca industriale a supporto delle imprese emiliano-romagnole. Nuovo bando da 30 milioni di euro per i laboratori dell’Emilia-Romagna: previste assunzioni, stabilizzazioni e investimenti doppi rispetto alle risorse messe in campo
Finanziato grazie ai fondi europei Por Fesr 2014-2020, interessa sette comparti produttivi, dall’agroalimentare alla meccatronica e motoristica. Le domande dal 10 settembre al 5 ottobre prossimi. Il precedente bando portò a 59 progetti di ricerca industriale strategica, con oltre 700 nuovi ricercatori assunti e quasi 1.800 stabilizzati. L’assessore Costi: “Si punta a garantire continuità al lavoro di ricerca industriale e consolidarne i risultati ottenuti a favore del sistema produttivo”
Bologna – Alla ricerca di nuove tecnologie, tagliate su misura delle imprese, per ottenere ricadute industriali in grado di rafforzare le filiere produttive dell’Emilia-Romagna.
È questo l’obiettivo del nuovo bando realizzato dalla Regione che stanzia 30 milioni di euro, nel biennio 2019-2020, attraverso risorse europee del Por Fesr 2014-2020, per finanziare i laboratori a realizzare progetti di ricerca industriale strategica. Previste nuove assunzioni di ricercatori e investimenti in ricerca che raddoppieranno le risorse messe in campo.
Con il nuovo bando, i cui progetti dovranno essere presentati dal 10 settembre al 5 ottobre prossimi, sarà finanziata attività di ricerca in uno dei sette ambiti produttivi tra l’agroalimentare, l’edilizia e costruzioni, la meccatronica e motoristica, la salute e il benessere, le industrie culturali e creative, l’innovazione nei servizi e l’energia e sviluppo sostenibile.
In continuità con una misura analoga del 2015, il bando è rivolto ai laboratori di ricerca aggregati in associazioni temporanee di scopo. I team di ricerca dovranno essere composti da minimo tre e un massimo di cinque soggetti, in cui il capofila e almeno due laboratori rientrano tra gli organismi di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna che fanno parte della Rete Alta Tecnologia. Nella fase realizzativa del progetto è richiesto il coinvolgimento di almeno due imprese emiliano-romagnole per identificare al meglio le ricadute industriali. Inoltre, ci sarà anche un’azione di diffusione dei risultati della ricerca a tutte le imprese potenzialmente interessate, con particolare attenzione alle Pmi.
“L’Emilia-Romagna conferma–commenta Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive– la capacità di fare sistema, diffondendo l’innovazione tecnologica alla produzione delle imprese. Grazie alla creazione di infrastrutture dedicate all’incontro tra ricerca e impresa, oggi possiamo contare su una rete di laboratori universitari, centri per l’innovazione, incubatori di startup e imprese in costante sinergia tra loro. Un potenziale enorme sul quale la Regione stanzia nuove risorse da qui al 2020 per garantire continuità al lavoro di ricerca industriale e consolidarne i risultati ottenuti a favore del sistema produttivo”.
Con il precedente bando del 2015 sono stati realizzati 59 progetti di ricerca industriale strategica, con 715 nuovi ricercatori assunti e 1.762 stabilizzati. I progetti hanno raggiunto un valore complessivo di oltre 68 milioni di euro e sono stati condotti in 230 laboratori partner coinvolgendo 219 imprese emiliano-romagnole.
Ora si sta lavorando per estendere il raggiungimento dei risultati dei progetti a tutte le imprese potenzialmente interessate, sempre con particolare attenzione alle Pmi con un ruolo importante nei Centri di innovazione e Trasferimento tecnologico.
Il nuovo bando
Le domande di partecipazione saranno aperte dal 10 settembre al 5 ottobre 2018 e vanno inviate esclusivamente online. Ciascun progetto di ricerca industriale potrà essere finanziato fino a un massimo di 800 mila euro. Per gli organismi di ricerca il contributo a fondo perduto è pari al 70% del valore complessivo, mentre per gli altri soggetti pubblici e privati è pari al 50%. Sono ammissibili spese per nuovo personale destinato alla ricerca, attrezzature, strumentazioni, componentistica per prototipi e consulenze. La divulgazione dei risultati ottenuti dai progetti, pari a un massimo di 60 mila euro, è interamente finanziata dal bando.
Gli obiettivi prioritari del nuovo bando sono stati messi a fuoco nei mesi scorsi durante un ciclo di sette incontri realizzati, da Piacenza a Rimini, sulle politiche regionali per la ricerca e l’innovazione nel triennio di programmazione dei Fondi europei 2018-2020. Sette Forum incentrati sulla Strategia di specializzazione intelligente S3, parametro europeo di riferimento per questo provvedimento.
Tutte le informazioni sul bando sono disponibili sul sito del Por Fesr nel portale della Regione.
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