Da Ufficio stampa Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO
#professionalità, #relazioni, #condivisione, #formazione, #valore, #racconto, #inclusione, #engagement: sono state queste le parole-chiave emerse dai lavori del World Heritage LAB, convegno sul tema della comunicazione del valore del Patrimonio Mondiale UNESCO che si è tenuto a Ferrara giovedì 10 e venerdì 11 maggio.
La manifestazione, organizzata e promossa dall’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale e realizzata con il supporto del MiBACT e la rete europea delle Associazioni del Patrimonio Mondiale ha visto partecipare i rappresentanti delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale, rappresentati dei siti Patrimonio Mondiale di diverse realtà italiane, tecnici e specialisti del settore.
Giovedì pomeriggio, presso la sala dell’Arengo in Palazzo Municipale si sono confrontati sulle best practices relative alla comunicazione nei siti UNESCO d’Europa Rosana Cerkvenik (Skocjan Caves Park, Slovenia), Chris Blandford (World Heritage UK),Franziska Brune-Soler (UNESCO-Welterbestatten Deutschland e V.), Maria Del Pozo López (Alianza de Paisajes Culturales Patrimonio de la Humanidad), Chloé Campo de Montauzon (Association des Bien Français du Patrimoine Mondial), Angel Rosado Martínez (Grupo Ciudades Patrimonio de la Humanidad de España), Rita Johansen (Norges Verdensarv), Carlo Francini, Marcella Morandini e Mariaangela Busi dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO.
A portare i saluti di benvenuto il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, che ha ringraziato l’Associazione per aver scelto la città di Ferrara per l’incontro, sottolineando che “Questa amministrazione accoglie con grande favore le manifestazioni che inseriscono la città in un panorama di ampio respiro come questa – ha detto Tagliani – soprattutto quando sono organizzate da una realtà importante come l’Associazione dei Beni Patrimonio Mondiale UNESCO e che toccano un tema fondamentale quale quello della comunicazione, sul quale il Comune di Ferrara lavora da sempre con costanza.”
Ad introdurre il tema della tavola rotonda è stato invece Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per UNESCO, che ha spiegato quanto il tema della comunicazione sia centrale nelle politiche dell’UNESCO poiché è trasversale e indissolubile da qualsiasi attività in essere, sia nel campo della tutela e valorizzazione del Patrimonio Mondiale che nella costruzione di progetti internazionali di cooperazione e salvaguardia.
Hanno fatto eco al segretario della CNIU Livio Garuccio, UNESCO World Heritage Centre, e Carlo Francini – coordinatore scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, che hanno sottolineato quanto lavoro ci sia in materia di comunicazione ogni qualvolta si approccia alle attività legate al Patrimonio Mondiale e di come si renda necessario avere opportunità di aggiornamento e di confronto su quello che gli enti gestori dei siti Patrimonio Mondiale fanno e dovrebbero fare per rendere la comunicazione uno strumento efficace al servizio dei principi UNESCO.
Al termine della tavola rotonda, gli ospiti hanno visitato il Castello Estense, hanno ascoltato il concerto dell’ Ensamble Giovanile del Conservatorio di Ferrara diretto dal maestro Achille Galassi e sono stati ospiti dell’Associazione per una cena di gala presso la sala dell’Imbarcadero, per assaggiare le prelibatezze della cucina locale – veicolo di cultura e conoscenza senza frontiere.
Nella giornata di venerdì 11 i lavori del World Heritage LAB si sono tenuti nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, dove una folta platea formata da amministratori e rappresentanti di enti gestori dei siti del Patrimonio Mondiale, tecnici, giornalisti, addetti stampa di associazioni e comuni, hanno seguito le prolusioni introduttive di Adele Cesi – Focus Point per UNESCO del MiBACT, Maurizio di Stefano – Presidente Emerito di ICOMOS Italia, Livio Garuccio – UNESCO World Heritage Centre per poi passare alle lezioni degli esperti.
Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nel suo intervento “Se ci sei, batti un colpo. Quello che non racconti non esiste” ha raccontato la sua esperienza al Museo di Villa Giulia, dove – senza un reale budget per la comunicazione ma con la possibilità di gestire le risorse in quanto Museo Autonomo grazie alla Riforma Franceschini – è stato creato un movimento di “audience engagement” che ha portato il suo museo ad essere uno dei più visitati sia in termini di bigliettazione che di followers sui social media.
Claudio Branca, esperto di Storytelling Strategy e Innovation Manager per Storyfactory, con il suo intervento “Storytelling dalla A alla Z” ha invece puntato i riflettori sul potenziamento delle buone prassi che nel mondo della Cultura si stanno mettendo in campo, a partire dalla formulazione di metodologie di riconoscimento del valore del patrimonio culturale da comunicare.
Erica Zanon, coordinatrice Ufficio Stampa della Fondazione Aquileia, ha raccontato le metodologie e le buone prassi dell’ufficio stampa della Fondazione Aquileia, da oltre 10 anni ne è l’interfaccia con la stampa locale, di settore e internazionale ma anche strumento di credibilità e accessibilità per il pubblico per il sito Patrimonio Mondiale di Aquileia.
“Siamo molto soddisfatti dell’esito di questo appuntamento a Ferrara – ha commentato l’Assessore del Comune di Ferrara, Roberta Fusari – che ha portato ospiti di rilievo a conoscere la città e ha fatto un focus necessario sullo stato dell’arte delle metodologie di comunicazione all’interno dei sito Patrimonio Mondiale, attività nelle quali questa amministrazione e l’intero gruppo di lavori del Sito Patrimonio Mondiale <
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