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Da ufficio stampa Laboratorio civico Ferrara

La più bella via del centro, l’unica con i portici di colonne a capitello, sta diventando il simbolo del degrado del centro storico.

Unica via, in tutta la città, ad avere lunghi portici di colonne di marmo bianco, tutte diverse una dall’altra, il cui marmo dei capitelli però, in molti tratti,si è deteriorato e scurito, e abbruttisce via San Romano, rendendole un aspetto “poco curato”.

Via San romano è nella memoria di generazioni di ferraresi. La via è stata, fino a una ventina di anni fa, la meta dello shopping e dello stare insieme.
Si veniva qui per comprare abiti,anche dalla provincia. Quasi sempre, con gli acquisti ci si concedeva anche un pezzo di pizza, o una bibita, o si mangiava un gelato. I più longevi negozianti di San Romano, i pochi rimasti da allora, raccontano che di sabato pomeriggio letteralmente NON SI PASSAVA, talmente c’era gente per la via. La via era bella e viva, e il quartiere intorno viveva con lei.

Oggi assistiamo a una disfatta e una fuga di commercianti, sia piccoli che franchising; osserviamo stupiti che transenne abbandonate e mal poste, dovrebbero ripararci da facciate che crollano nel bel mezzo di una via transitata,settimanalmente,da migliaia di persone; che parti di immobili crollano grazie a cantieri abbandonati dal 2007, senza che nessuna autorità intervenga per far mettere in sicurezza lo stabile (se crolla la facciata…chissà cosa sta succedendo al tetto…); sappiamo di esercenti che, volendosi trasferire proprio a causa del degrado della via, non trovano nuovi acquirenti, quindi chiudono; vediamo di mese in mese il proliferare di rivendite di alcol con arredi fatiscenti e non in linea con le direttive della Sovrintendenza sul rispetto del contesto urbano del centro storico estense, inoltre,appena cala il sole, ecco apparire numerosi gruppi di spacciatori che si appostanoin mezzo alla strada e chiedono ai passanti se vogliono “qualcosa”. Sapete dove si appostano? Proprio a ridosso delle 2 vie più visitate dai turisti che arrivano in città: in angolo con via Delle Volte o via Ragno, e in angolo con via Vignatagliata, all’entrata del ghetto: tutte strade dove hanno sede i numerosi e rinomati ristoranti e locali della zona, quelli consigliati dalle guide turistiche.

Ci chiediamo se, tra i vari componenti dell’attuale giunta non ci sia proprio nessuno che passi per questi luoghi, di sera, almeno ogni tanto.
Ci chiediamo se l’Unesco non sia stata avvertita di tale defaultdi una arteria così importante in città, visto che è una delle strade più transitate dai turisti in visita al ghetto e luoghi ebraici, al Duomo e ai musei. Ci chiediamo se non solo San Romano, ma la città tutta, non stia facendo la fine di Firenze, che ha recentemente rischiato l’esclusione proprio dall’Unesco per motivi gemelli a quelli che vediamo oggi in centro.

L’unica cosa che sappiamo è che: i residenti della zona (che la sera devono rientrare a casa), i commercianti del centro (che chiudono le loro attività o si spostano altrove), i proprietari di immobili (che non riescono a vendere o affittare i loro negozi) e i numerosi turisti in visita (che spendono i loro soldi per arrivare fin qui), sono stanchi di questo sfacelo, e se ne lamentano.
Vogliamo che San Romano TORNI VIVA, o tra poco inizieremo tutti a vergognarcene.

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