Venerdì 13 Aprile alle ore 11 Concerto-spettacolo | Come dare suono ai versi di William Shakespeare al Museo Archeologico di Ferrara
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Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press
« Se la musica è l’alimento dell’amore, seguitate a suonare,
datemene senza risparmio, così che, ormai sazio,
il mio appetito se ne ammali, e muoia. »
(Orsino, atto I, scena I – La dodicesima notte, W. Shakespeare)
Il Conservatorio di Ferrara aderisce per la prima volta al progetto culturale “Shakespeare. Dal testo alla scena”, inserendosi con un’iniziativa, venerdì 13 Aprile ore 11val Museo Archeologico di Ferrara, che prende spunto dalla propria mission divulgativa: partendo dal settore della ricerca e sfruttando le proprie risorse umane e strumentali, docenti e studenti del Conservatorio offriranno un concerto-spettacolo, con strumenti antichi, per le scuole e aperto alla cittadinanza,dedicato a un aspetto poco conosciuto dei drammi di Shakespeare: la musica evocata dai testi.
Quando il moderno spettatore si accinge ad assistere alla realizzazione teatrale di un dramma di William Shakespeare in una stagione di prosa, forse non sa che alcuni testi sono citazioni di songs conosciute e che si richiedeva che tali brani fossero cantati in scena da musicisti o da attori-cantanti.
Oggi la difficoltà dei musicisti nel tentare di ricostruire l’esecuzione sul palcoscenico di William Shakespeare è dovuta al fatto che nel XVI-XVII secolo la musica non era del tutto scritta: partendo da un motivo conosciuto la possibilità di trasformare l’esecuzione a seconda degli strumenti o dei cantanti disponibili era lasciata alla bravura e all’improvvisazione dell’ensemble (detto consort) musicale.
L’intento di questo incontro è quello didare suono ai testi musicali tratti da drammi come The merrywives of Windsor, Henry V, Hamlet, Twelfth night, Henry VI, The tempest, Love’slabour’slost, Othello, Asyoulikeit, Winter’s tale, utilizzando, oltre alle voci, gli strumenti utilizzati all’epoca: flauto dolce, liuto, viola da gamba, clavicembalo, tromba rinascimentale, che hanno un percorso didattico ben preciso all’interno dell’offerta formativa del nostro Conservatorio nella speranza che la poesia di Shakespeare diventi vera musica per tutti.
Coinvolti nella mattinata saranno: Anna Vandelli (soprano), Jone Babelyte (mezzosoprano), Gianni Lazzari (Viola da Gamba e Flauto), Martina Dainelli (Tromba barocca), Stefano Melloni,Stefano Squarzina e Carlo Braga (Flauti), Pedro Alcacer e Giovanni Fini (Liuti), Leonardo Zecchi (percussioni), Davide Marzola (voce recitante e clavicembalo), Marina Scaioli (Clavicembalo e coordinamento).
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