di Francesca Ambrosecchia
Quando parliamo di “cultura” che cosa intendiamo?
Essendo cittadino europeo e nel particolare italiano ho un certo bagaglio culturale che si distingue dagli altri?
La cultura si lega alla nazionalità di appartenenza ma il discorso non si limita a questo. Basti pensare alla lingua, anch’essa elemento, oggetto di ciò che definiamo “cultura”.
Più in generale possiamo parlare dell’ambiente in cui viviamo, ciò che ci permette di guardare e leggere i fenomeni, attribuendo a questi ultimi simboli e significati.
La cultura era un concetto, fino agli anni ’60, legato alla mera tradizione: l’insieme di conoscenze provenienti dal passato ovvero tutti quei valori e quelle usanze che devono essere preservate nel tempo. Importante fu la svolta in ambito sociologico grazie alla scuola inglese dei Cultural Studies: la cultura diviene “a whole way of life”, la comune esperienza, un processo in continuo mutamento che comprende svariati elementi, dal come si scrive, come e cosa si mangia ecc.
Trattasi di un concetto sicuramente ampio e complesso in tutte le sue accezioni.
“La cultura, presa nel suo significato etnografico più ampio, è quell’insieme che include conoscenze, credenze, arte, morale, legge, costume e ogni altra capacità e usanza acquisita dall’uomo come appartenente a una società”
Marco Aime
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