Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna
Con risorse del Fondo sociale europeo la Giunta ha approvato percorsi formativi per fornire le competenze richieste dalle aziende. L’assessore Patrizio Bianchi: “Prosegue il nostro impegno per qualificare la professionalità di chi andrà a lavorare in settori strategici per l’economia”
Bologna – Progettista meccanico esperto in tecniche digitali, analista programmatore, analista big data, tecnico della tracciabilità agro-alimentare, redattore di prodotti editoriali digitali, operatore termale, operatore del legno e dell’arredamento.
Sono solo alcune delle qualifiche professionali che si possono conseguire in Emilia-Romagna attraverso nuove opportunità formative. Dopo i 13 corsi di novembre 2017, la Giunta regionale ne ha approvati ora altri 95: finanziati con 5 milioni e 300mila euro del Fondo sociale europeo, sono rivolti a persone non occupate, in modo che possano acquisire le competenze richieste dalle aziende alla ricerca di personale qualificato. I destinatari superano il migliaio (1.174), per un monte ore formativo di oltre 41mila. Gli ambiti riguardano Industria 4.0 (la cosiddetta “quarta Rivoluzione industriale”, con una produzione sempre più automatizzata e interconnessa), turismo, sviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi.
“I corsi- spiega Patrizio Bianchi, assessore regionale alla Formazione professionale e Lavoro- sono stati valutati e finanziati in seguito a quattro diversi bandi, sempre aperti, che abbiamo introdotto. Con un duplice obiettivo, ampiamente condiviso all’interno del Patto per il Lavoro: dare riposte tempestive alle imprese che esprimono la necessità di competenze, anche in relazione a nuove assunzioni, e rendere disponibili alle persone disoccupate percorsi in grado di rispondere alle reali esigenze di chi produce. Un’innovazione- sottolinea Bianchi-, nelle modalità di programmare le risorse del Fse, che intende finanziare interventi sempre più capaci di intercettare le trasformazioni del sistema economico-produttivo e accompagnare le persone a entrare nel mondo del lavoro e le imprese nei processi di crescita. A questi bandi già disponibili da diversi mesi- conclude l’assessore-, a febbraio se ne è aggiunto un altro, con l’obiettivo di investire sulle competenze della filiera agroalimentare per sostenere nuove opportunità di sviluppo e di occupazione qualificata, ampliando l’impatto atteso dagli investimenti del Piano di sviluppo rurale”.
Obiettivo generale di queste misure è innalzare le competenze delle persone, selezionando e finanziando opportunità formative volte a favorirne ed accompagnarne l’inserimento lavorativo in imprese, anche organizzate in rete, sistemi e filiere, che collaborano alla progettazione e realizzazione di percorsi in coerenza con specifiche e formalizzate esigenze occupazionali. I settori di riferimento dei percorsi formativi sono dunque l’Industria 4.0 – con 27 percorsi, 345 destinatari e oltre 13mila ore formative – e il turismo (48 percorsi, 587 destinatari, quasi 20mila ore di formazione). Altri 8 corsi sono finalizzati ad accompagnare l’inserimento lavorativo in imprese che hanno siglato accordi per nuove assunzioni (98 destinatari, 2.700 ore formative). Infine 12 corsi (144 destinatari, 5.100 ore di formazione) serviranno a fornire le competenze necessarie per lavorare nelle imprese che operano nelle filiere strategiche dell’economia regionale.
Informazioni al cittadino
Per avere informazioni sulla possibilità di partecipare ai percorsi formativi, e ad altri di questo tipo, è possibile contattare l’Urp della formazione, al numero verde 800 955 157, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il lunedì e il giovedì anche dalle 14,30 alle 16,30. /CV
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