Avviare subito un confronto con ANAS per i lavori sul ponte del Po – l’intervento di Ascom e FAI Conftrasporto Confcommercio
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Da ufficio stampa ascomfe
L’ormai imminente chiusura, dalla metà di maggio, del ponte sul fiume Po – per lavori di manutenzione ormai non più differibili – preoccupano: in un quadro ancora complesso per l’economia ferrarese e del vicino rodigino la chiusura di quella struttura per quattro mesi (ancora non sono del tutto certe le modalità del provvedimento) rischia di diventare una strozzatura improponibile ed è urgente avviare un contatto ed un confronto concreto con ANAS ed il supporto dei Comuni coinvolti per capire cosa succederà e come ovviare quotidianamente a tale situazione che ovviamente mette in grave difficoltà i pendolari, le imprese, i trasporti nella zona di confine tra Pontelagoscuro, il Barco, Santa Maria Maddalena ed Occhiobello. “Per il nostro territorio questa chiusura è davvero preoccupante – sottolinea Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara e prosegue – segna negativamente l’economia di due aree che interagiscono continuamente e profondamente dal punto di vista sociale oltre che economico. Su questo tema è necessario un intervento di tutela da parte del Comune forte e deciso. Riteniamo sia sempre meglio prevenire che correre affannosamente ai ripari”.
Giuseppe Montagnese, responsabile provinciale di FAI Conftrasporto Confcommercio entra nel merito: “Le imprese sono preoccupati per i tempi che potrebbero anche dilatarsi – spiega il referente ferrarese della Federazione Autotrasportatori Italiani – senza contare l’aggravio di costi per i trasporti e per i pendolari, E’ necessario fare chiarezza sull’intervento almeno adesso coinvolgendoci nell’informazione. Purtroppo in questo caso abbiamo imparato dai mezzi di informazione l’intervento previsto. L’alternativa ipotizzata al Ponte sulla Statale (tra Ferrara ed Occhiobello) sarebbe utilizzare l’autostrada A13 – per il tratto interessato (Ferrara Sud/Ferrara Nord/Occhiobello). Tale soluzione non dovrebbe però impattare economicamente su quanti ne facessero uso è di fatto la nostra richiesta pressante alle Istituzioni ed alle Società Autostrade , per evitare che al forte disagio si unisca anche un inopportuno pedaggio con il conseguente aggravio di costi” conclude Montagnese.
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