Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna
Quasi 290 milioni approvati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica riunito a Roma. Fra le opere previste: il nodo di Casalecchio nel bolognese, il nuovo hub del Porto di Ravenna, la nuova tangenziale di Mirandola, l’elettrificazione completa della linea ferroviaria Reggio Emilia-Ciano, la nuova rete fognaria di Rimini e numerosi interventi di adeguamento sismico, conservazione e valorizzazione di beni artistici e aree periferiche in ciascun territorio
Bologna – Oltre 320 milioni di euro per l’Emilia-Romagna. Fondi attesi nei territori, da Piacenza a Rimini, e destinati a interventi per infrastrutture, viabilità, logistica, ambiente, musei, patrimonio culturale. Il via libera alla gran parte delle risorse, quasi 290 milioni, è arrivato oggi dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), riunitosi a Roma. A essi si aggiungono circa 32 milioni per interventi di sicurezza sismica, conservazione e valorizzazione di beni artistici e aree periferiche.
I fondi serviranno per potenziare il porto di Ravenna, con la nascita del nuovo hub, realizzare la variante alla Strada statale 64 Porrettana, il cosiddetto nodo di Casalecchio alle porte di Bologna, e la nuova tangenziale di Mirandola (Mo). A Modena, con il recupero del tratto dismesso della ferrovia Milano-Bologna, sarà realizzata anche una pista ciclo-pedonale oltre al recupero di spazi urbani in città.
E ancora, per la sicurezza sui convogli regionali, la linea ferroviaria Reggio Emilia–Ciano sarà completamente elettrificata, mentre nel piacentino si procederà alla soppressione di passaggi a livello nel comune di Villanova d’Arda, per liberare la circolazione viaria e aumentare la sicurezza stradale.
Sarà poi possibile completare il piano di rimozione dell’amianto in Emilia-Romagna, con lavori in scuole e ospedali, e arrivare a un nuovo sistema di gestione delle acque e della rete fognaria a Rimini, oltre alla riqualificazione di parte del lungomare.
Infine, gli stanziamenti per interventi di sicurezza e adeguamento sismico in musei ed edifici del patrimonio culturale in ognuna delle province, sulla base del Piano messo a punto dal ministero dei Beni culturali.
Vediamo dunque il dettaglio delle opere, relative a tutti i territori della regione.
> Bologna, parte il progetto della variante della Porrettana: 156 milioni per il nodo di Casalecchio di Reno
Via libera dal Cipe al tratto nord del cosiddetto nodo di Casalecchio di Reno. Si tratta infatti della variante alla Strada statale 64 Porrettana nel punto di attraversamento del centro abitato del comune alle porte di Bologna, quello più critico perché interessato dai maggiori volumi di traffico.
L’opera vale 156 milioni di euro, a cui si aggiungeranno i 60 milioni dello stralcio sud già previsti nel Contratto di programma Anas 2016-2020.
Il progetto del nodo ferro-stradale troverà poi il suo completo finanziamento grazie all’impegno, da parte Rfi, di realizzare l’interramento della ferrovia Bologna-Porretta nel tratto urbano di Casalecchio, con la soppressione del passaggio a livello di via Marconi che congestiona fortemente il traffico urbano. Un investimento di oltre 110 milioni di euro, sancito dall’accordo siglato con Rfi nel dicembre 2017. L’opera è stata sbloccata grazie al gioco di squadra tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Casalecchio, Anas e Governo: decisivo l’impegno di ministero delle Infrastrutture e Anas. L’avvio dei cantieri è previsto entro i prossimi 15 mesi.
> Logistica: con 60 milioni di euro nasce il nuovo hub del porto di Ravenna
Passo in avanti decisivo per il nuovo Hub portuale di Ravenna: il Cipe approva i 60 milioni di euro che cofinanzianoi lavori di potenziamento di un’infrastruttura strategica per l’economia e la logistica in un’ottica che è regionale, nazionale ed europea. I primi interventi prevedono l’approfondimento dei fondali della zona di accesso al porto e lungo tutto il canale Candiano (sino a – 12,50 metri); la realizzazione di una nuova banchina di circa 1.000 metri; l’adeguamento strutturale di oltre 6.500 metri di banchine portuali alla normativa antisismica e ai nuovi fondali; la realizzazione di circa 200 ettari di piattaforme urbanizzate e attrezzate destinate alla logistica che saranno raccordate alla rete ferroviaria per il traffico merci. L’avvio dei lavori è previsto nel 2019.
L’opera, del valore complessivo di 235 milioni di euro, è finanziata anche con 37 milioni di euro dall’Unione europea, con 120 milioni attraverso un mutuo della Banca europea degli investimenti e con risorse dell’Autorità di sistema portuale.
> Infrastrutture, viabilità e mobilità: nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza lavori per 30 milioni di euro
Quattro interventi per migliorare la sicurezza ferroviaria e stradale, decongestionare le aree urbane e ampliare gli spazi pubblici a disposizione per gli spostamenti su due ruote e delle zone pedonali.
Si tratta di investimenti per un totale di quasi 30 milioni di cui 18 derivanti dai Fondi di coesione e sviluppo.
In particolare, per il modenese viene approvato il progetto della nuova tangenziale di Mirandola (10 milioni il costo complessivo), oltre al recupero del tratto dismesso della ferrovia Milano-Bologna a Modena per realizzare, fra gli altri, una pista ciclo-pedonale (2,5 milioni).
Nel reggiano sì alla elettrificazione della linea ferroviaria Reggio Emilia–Ciano (12,3 milioni), mentre nel piacentino si procederà alla soppressione di passaggi a livello nel comune di Villanova d’Arda (5,1 milioni). (Per i dettagli, vedi l’ALLEGATO A)
> Rimini, nuova rete fognaria e riqualificazione lungomare: arrivano quasi 17 milioni di euro
Due gli interventi che saranno cofinanziati a Rimini, per un totale di 16,877 milioni di euro, grazie alle risorse assegnate dal Cipe. Il primo rientra nel “Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato” e permetterà di chiudere entro il 2020 tutti gli scarichi a mare attraverso un nuovo sistema di gestione delle acque, per alleggerire il carico sul sistema fognario e ridurre il rischio idraulico.
Il secondo progetto riguarda la riqualificazione del lungo mare Sud, che sarà interamente pedonalizzato e interessato da progetti per contrastare i danni prodotti dall’ingressione marina.
> Restauro e recupero di beni culturali: 15,5 milioni di euro nel ferrarese e in provincia di Forlì-Cesena
Sono cinque gli interventi, per i quali sono disponibili 15,5 milioni di euro destinati al recupero e al restauro di edifici di pregio nelle province di Ferrara e di Forlì-Cesena.
Con 5 milioni di euro sarà finanziato il restauro del cinquecentesco Palazzo Prosperi Sacrati a Ferrara; 3,5 milioni di euro saranno utilizzati per il recupero dell’ottocentesco Teatro sociale di Concordia a Portomaggiore (Fe); 2,5 milioni andranno a Comacchio (Fe) per la riqualificazione dell’ex -convento seicentesco di Sant’Agostino.
In provincia di Forlì-Cesena, 3,5 milioni di euro serviranno per i lavori di restauro e recupero dell’ex monastero della SS. Annunziata di Tredozio, mentre 1 milione sarà impiegato per il restauro del Compendio della Domus Pascoli (che comprende la casa natale del poeta, il giardino, il Parco delle rimembranze, la scuola materna e l’ex-gerontocomio) a San Mauro Pascoli.
> Via l’amianto da scuole e ospedali: circa 9 milioni di euro per completare il piano regionale di rimozione
Ammontano a 8,8 milioni di euro le risorse stanziate per la rimozione dell’amianto da scuole e ospedali in Emilia-Romagna. I fondi saranno assegnati attraverso un bando regionale ad hoc e gli interventi andranno ad affiancarsi a quelli già realizzati grazie al Piano amianto della Regione Emilia-Romagna.
Negli ultimi 10 anni, l’assessorato regionale alle Politiche ambientali ha destinato oltre 18 milioni di euro di contributi a enti pubblici e aziende per la bonifica. Di questi, 2,7 milioni sono serviti per effettuare rimozioni d’amianto in 20 scuole già mappate dalla Sanità col piano del 1996, oltre ad altre 52 scuole extra mappatura. Inoltre, con i lavori di ricostruzione post sisma 2012 e una spesa complessiva di 3,2 milioni di euro, sono state rimosse e smaltite 6.500 tonnellate di macerie contenenti amianto.
> Musei, periferie e patrimonio culturale: da Piacenza a Rimini 32 milioni euro per la sicurezza sismica, la conservazione e la valorizzazione degli edifici
Destinati all’Emilia-Romagna sono poi 31 milioni e 710 mila euro inseriti nel Piano antisismico per i musei statali, la riqualificazione delle periferie e il recupero del patrimonio culturale messo a punto dal Comitato tecnico scientifico del ministero dei Beni culturali: il piano prevede investimenti per oltre a 597 milioni in tutta Italia. Fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi anche in tutte le province dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo è agire nell’ambito di una visione organica che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori.
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