Virgilio – Bucoliche traduzione italiana in endecasillabi
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Da organizzatori
Mercoledì 28 febbraio 2018 alle ore 17.00 a Ferrara presso la Biblioteca Comunale Ariostea (via delle Scienze, 17 – Sala Agnelli) Tito Manlio Cerioli incontrerà Carla Baroni, autrice, insieme alla madre Rina Buroni (Bologna 1910 – Ferrara 2006) della traduzione italiana in endecasillabi delle Bucoliche virgiliane. L’incontro sarà introdotto dall’editrice, Silvia Casotti (Nuovecarte) e sarà arricchito dalle letture di Sandro Mingozzi.
Questa traduzione a due mani nasce da un’esercitazione scolastica che Rina Buroni si trovò ad affrontare all’età di soli tredici anni; si trattava di rendere in italiano l’incipit delle Bucoliche di Virgilio. Lo fece in endecasillabi perfetti e le valse parecchi riconoscimenti. Solo molto più tardi la figlia, Carla Baroni, cercò di convincerla a proseguire il suo lavoro, ma senza successo. Di qui la decisione della poetessa ferrarese di completare, dopo la morte di Rina, le parti mancanti, e di dare finalmente alla stampa e divulgare questo impegnativo lavoro. Si tratta di un ulteriore tardivo omaggio al lavoro di una poetessa del tutto sconosciuta, dopo la pubblicazione recente dell’opera completa di Buroni, e assume un significato particolare proprio perché da qui ha avuto inizio quella visione bucolica della vita che ha permeato molte delle sue liriche. Per quanto riguarda le parti tradotte da Carla Baroni, invece, lei stessa commenta: “Mi sono rifatta un po’ a quanto – si dice – rispondeva Salvatore Quasimodo a chi gli criticava la non perfetta aderenza filologica della sua stupenda traduzione dei Lirici Greci: ‘Io ne ho tradotta l’anima’, sperando di esserci riuscita anch’io, almeno in piccola parte”.
Le Autrici:
Rina Buroni È nata nel 1910 a Bologna. Ha intrapreso studi classici e ha mostrato, sin dalla adolescenza, molta propensione per la poesia, sia producendo liriche proprie, sia traducendo in perfetti endecasillabi brani delle Bucoliche di Virgilio.
Ha vissuto in diverse città, stabilendosi poi definitivamente a Ferrara, dove è deceduta nell’anno 2006.
Ha scritto centinaia e centinaia di poesie di vario genere su tutto ciò che le capitava sotto mano, ed è perciò che molte di queste sono andate irrimediabilmente perdute.
Quelle fortunatamente rimaste sono state raccolte dalla figlia in una unica pubblicazione in due volumi, edita postuma, dal titolo Per la vita (The Writer Edizioni Ass., Marano Principato, 2016), nella quale è stata inserita anche la silloge Tempo d’autunno (Sovera, Roma, 2002) uscita quando la poetessa era ancora in vita.
Varie sue poesie, soprattutto satiriche, sono apparse su quotidiani locali.
Carla Baroni, il cui cognome completo è Baroni Parmiani (la precisazione serve per distinguerla da un’omonima che scrive anche lei poesie) è nata a Cologna Veneta in provincia di Verona. Ben presto, però, si è trasferita a Ferrara, dove tuttora vive, e dove ha compiuto tutti gli studi, che si sono conclusi con due lauree, una in Scienze matematiche e l’altra in Giurisprudenza. Ha insegnato Matematica in diverse scuole secondarie. Ha iniziato a scrivere poesie a tredici anni, spronata in ciò dalla madre, Rina Buroni, ma solo da qualche anno partecipa attivamente ai concorsi letterari, ricevendo molteplici riconoscimenti sia per l’edito che per l’inedito, tra cui più volte il primo premio al “Pietro Niccolini”, che consacra i letterati ferraresi.
Ha pubblicato sedici raccolte di poesia, quasi tutte monotematiche, su consiglio di Giuliano Manacorda, che era amico di famiglia, e precisamente: Lo zufolo del Dio silvano (Sovera, Roma 2002), Mi giudichi sol Dio e mi perdoni (Schifanoia, Ferrara 2003), Variate Iterazioni (Bastogi, Foggia 2006), Origami di stoffa (Bastogi, Foggia 2007), Spazi della memoria (Bastogi, Foggia 2009), Il treno corre (Edizioni ETS, Pisa 2010), L’Osteria del Cavallo (Bastogi, Foggia 2010), Rose di luce (Bastogi, Foggia 2011), Canti d’amore per San Valentino (Panda, Padova 2012), Versi d’ottobre (Edizioni Confronto, Fondi 2012), Nel firmamento acceso delle stelle (Edizioni Kolibris, Ferrara 2013), Ed ora in forma antica vo rimando (Edizioni Kolibris, Ferrara 2014), Il segreto di Dafne (Blu di Prussia Editrice, Piacenza 2015), La Rina, Classe 1910 (Edizioni ETS, Pisa 2016), Oltre la siepe buia dei pensieri (Blu di Prussia Editrice, Monte Castello di Vibio 2017), Dialoghi interrotti (Edizioni ETS, Pisa 2017). Altri due libri sono dedicati all’infanzia: La bottega delle filastrocche (Festina lente edizioni, Ferrara 2014) e Filastrocche della buona notte (Helicon edizioni, Arezzo 2016). Ha scritto anche un libro di racconti, intitolato Un po’ per celia… (The Writer Edizioni Ass., Marano Principato 2017).
È presente anche in diverse antologie e dizionari critici di settore.
Ha scritto saggi, libretti d’opera e un’opera teatrale in versi. Collabora a riviste letterarie nella veste di critico.
Così e stata citata nella trasmissione “Farenheit” di Rai 3: La sensibilissima poetessa Carla Baroni è fra i tre migliori scrittori di Ferrara.
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