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da: Marino Rizzati, presidente del circolo Legambiente “Delta del Po”

Gentile Presidente della Provincia di Ferrara,
la nostra attenzione agli atti della Provincia non è dettata da una particolare pervicacia, ma solamente dal fatto che gli atti di pianificazione della Provincia PTCP e Piani del Parco, hanno un valore di piani sovraordinati a quelli dei piani urbanistici del comune di Comacchio, e quindi ne possono dettare limiti ma anche favorirne l’espansione con minori tutele.

Ci preme rimarcare che così è accaduto nel 2008 quando nell’ultima seduta consiliare provinciale (Lei non era Presidente della Provincia), è stata approvata la delibera “Rete ecologica provinciale “ che conteneva la cancellazione delle aree boscate presenti in aree urbane dalla tutela dell’art. 10 del PTCP , provocando la messa in disponibilità, per le imprese edili, delle pinete del Lido di Spina e del Lido degli Estensi .

Ribadiamo che tale delibera à messo in gioco, per i costruttori, aree con dune e pinete quasi secolari. Un atto che ha provocato l’indignazione degli ambientalisti, dei fedeli della parrocchia del Lido degli Estensi e degli ospiti-turisti che frequentano la nostra costa.

Le nostre preoccupazioni in ordine al consumo di nuovo territorio non sono così slegate dalle previsioni normative del nuovo Piano Territoriale del Parco per la Stazione Centro Storico di Comacchio, già che, contrariamente a quanto Lei sembra sostenere, basta prendere visione della normativa e della cartografia del Piano per trovare ben almeno 160 ettari di territorio ora “libero”, in parte coltivato, in parte occupato da aree boscate (che peraltro Le ricordiamo ancora una volta la Provincia dovrebbe correttamente cartografare), in parte lasciato incolto, messo a disposizione per nuove strutture.

Dalle previsioni normative per queste aree, denominate Sottozone AC.AGR.c nel suddetto piano, queste terre sono “destinate ad ospitare strutture ricettive…”; “in tali aree è consentita la realizzazione, l’ampliamento, il potenziamento, la ristrutturazione delle strutture dedicate alla ricettività turistica…”

Certo la decisione ultima spetterà al Comune di Comacchio, ma è sotto gli occhi di tutti, e anche sotto i nostri, che la progressione di impegni verso la realizzazione di nuove strutture recettive (secondo noi in misura ingiustificata ed eccessiva) sia stata promossa con un ruolo primario dalla stessa Provincia.

Si veda in sequenza:

– Febbraio 2014, presentazione del “Contratto di Sviluppo” assieme a vari imprenditori locali (almeno 16.000 nuovi posti letto e relative nuove strutture)

– Marzo 2014, firma da parte del comune di Comacchio e Provincia di Ferrara di un Protocollo di Intesa imperniato sulla “Partnership Pubblico-Privata”, che contiene in maniera puntale la enumerazione di progetti di nuove strutture ricettive con tanto di numero di edifici, e di numero di posti letto, aprendo poi alla considerazione di ulteriori progetti presentabili anche da altri soggetti, e anche in variante agli strumenti urbanistici;

– Maggio 2014, firma di un Accordo Territoriale fra Comune di Comacchio, Provincia di Ferrara, Ente per i parchi e la Biodiversità – Delta del Po, Regione Emilia Romagna, anch’esso contenente la previsione di realizzazione di nuove strutture ricettive;

Da ultimo, il comune di Comacchio, certamente in proprio ma dando seguito a questo disegno, ha aperto alla raccolta attraverso un bando di “proposte – progetti” da realizzare anche in variante al PRG, proprio in relazione alla costruzione di nuove strutture ricettive, ovunque su tutto il territorio comunale.

Quindi che abbiamo qualche buon motivo per essere preoccupati: ci conceda almeno questo.

Siamo disponibili ad approfondire l’argomento con Lei ed i tecnici del Servizio programmazione strategica e progetti speciali, certi che la tutela del territorio del Delta passi attraverso la crescita della biodiversità e non lo stravolgimento della “mission” del “Parco per la Biodiversità- Delta del Po”

Distinti saluti,

Marino Rizzati
Presidente del Circolo Legambiente “Delta del Po”

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