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Da Movimento Cinque Stelle Ferrara

Ill.mo Prefetto,

l’emergenza ambientale a Ferrara non accenna a retrocedere, anzi se è possibile aumenta sotto gli occhi dei
cittadini impotenti: dai continui sforamenti di PM10, dalle discariche di rifiuti speciali restituite alle
coltivazioni agricole fino all’attuale abbandono dei rifiuti urbani su tutto il territorio dovuto ad un cambio di
cassonetti spacciato per differenziazione, sono molte le condizioni che rendono sempre più malsana la
nostra Città.
Oggi desideriamo porre l’accento e portare alla Sua attenzione l’annoso problema dell’inquinamento
atmosferico, anch’esso inadeguatamente affrontato, e che fa di questa Città una delle più inquinate della
Regione Emilia-Romagna. Città che ha il triste primato di accogliere al suo interno un centro industriale
petrolchimico, un termovalorizzatore unico in Italia, un forno crematorio ad alta produzione, proprio nel
centro urbano. Aggiungiamo, come se non fosse sufficiente, la pianificazione di altri parcheggi multipiano in
pieno centro storico che attrarranno altro traffico automobilistico.
Altro veleno.Nel 2017 abbiamo assistito impotenti (fonte dati ARPAE) addirittura al raddoppio del limite annuale di
sforamenti consentiti dalla legge e già nel 2018 appena iniziato abbiamo accumulato ben 8 giorni di
sforamento di PM10, ben oltre sopra il limite massimo consentito (la Comunità Europea prevede sanzioni
oltre il 35° giorno annuo e, a riprova di quanto sostenuto, Ferrara supera ampiamente tali limiti già da
quattro anni consecutivi) senza che l’Amministrazione comunale intervenisse e facesse scattare nessun tipo
di misura emergenziale, anche se prevista dall’ordinanza cosiddetta “antismog” dell’attuale Sindaco (che di
“anti” ha ben poco, semmai anti salute pubblica). E perché tutto ciò? Perché l’ordinanza “col trucco” fa si
che, per far scattare le misure di limitazione all’immissione di particolato in atmosfera, come da legge
regionale cui si omologa, lo sforamento debba essere di 4 giorni consecutivi, precedenti al giorno di
controllo, che attenzione, può essere solo lunedì o giovedì, che però non possono essere compresi. A tutto
ciò si deve aggiungere una deroga prevista per i giorni festivi (quindi durante le feste “smog libero per
tutti!”, un bel richiamo per i turisti). Ne consegue che, per far sì che il nostri poveri polmoni non si
ammalino, devono coincidere tutte le condizioni “astrali” così come sopra descritte … e per fortuna non
sono state inserite condizioni di “luna calante, alta marea, uranio in saturno…” e ulteriori congiunzioni favorevoli.
Tutto questo a Ferrara mentre, ad esempio, nella ben più moderna e lungimirante città di Milano,
l’amministrazione non ha statuito nessuna deroga alle misure a tutela della salute pubblica.
Bel regalo ci fa invece l’Amministrazione ferrarese, incurante delle statistiche che ci pongono al primo
posto per mortalità neoplastica del Paese, mettendo la Polizia Municipale a multare i poveri cittadini onesti
all’atto di buttare un sacchetto di spazzatura e non a controllare che, ad esempio, non rimangano accesi
inutilmente i vetusti motori diesel dei mezzi pubblici durante le soste ai capolinea.

Questa cattiva gestione ha avuto come conseguenza 8 lunghi giorni di sforamenti. A tutto ciò si aggiunge la
noncuranza dell’Amministrazione nel non imporre il rispetto neanche delle norme più semplici poste a
tutela dell’aria che respiriamo. Un’Amministrazione incapace di far rispettare anche queste norme così
semplici e basilari, non è in grado di occuparsi autorevolmente di un argomento così fondamentale, perché
non ne ha sufficiente cognizione né preparazione, non avvertendo come seria e pregnante la problematica
della salute pubblica dei cittadini. Pregnanti diventano misure emergenziali come quelle suggerite dal Prof.
Lombroso, come il blocco totale della circolazione ad eccezione dei mezzi di soccorso e delle Forze
dell’Ordine, divieto di porte aperte negli esercizi commerciali, controllo reale della temperatura degli edifici
pubblici, spegnimento dell’inceneritore, alla riapertura chiudere il traffico nelle strade davanti alle scuole,
ripianificare la città secondo un reale modello ecocompatibile …
Ci rivolgiamo conseguentemente a Lei perché non riteniamo più, da tempo, l’attuale Amministrazione
comunale, per i motivi esposti, un interlocutore consapevole e capace in termini di gestione ambientale e
Le chiediamo apertamente e accoratamente un intervento urgente a tutto campo per la difesa della salute
pubblica dei cittadini ferraresi.

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