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Da Comune di Copparo

Per la rassegna Teatro Ragazzi, appuntamento per i bambini delle scuole infanzia al De Micheli da mercoledì 31 gennaio a venerdì 2 febbraio, alle ore 10, con “Becco di Rame”, a cura del Teatro del Buratto, dal libro di Alberto Briganti, con adattamento drammaturgico di Ira Rubini, ideazione e messa in scena di Jolanda Cappi, Giusy Colucci, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco, musiche originali di Andrea Ferrario; in scena: Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco; pupazzi: Chiara De Rota, Linda Vallone; scenografie e oggetti: Raffaella Montaldo, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco; disegno luci: Marco Zennaro; direzione di produzione: Franco Spadavecchia.

Lo spettacolo narra la vera storia di Becco di Rame, un’oca che ha perso il suo becco lottando contro la volpe per difendere il pollaio. Il veterinario del paese, il dott. Briganti, è riuscito a salvarla dopo un lungo intervento ed è riuscito a ricostruirle il becco con una protesi di rame. Il dott. Briganti, poi, ha deciso di raccontare questa storia ai bambini, una storia a lieto fine che dimostra come possa essere straordinaria ed emozionante la vita, quella vera, che, a volte, ci mette davanti a prove difficili che possono renderci ancora più forti e anche migliori di prima.
Lo spettacolo tratta temi importanti come quelli della diversità, della disabilità e dell’importanza di essere accolti, accettati e desiderati nonostante una fisicità diversa o un’abilità diversa rispetto a quelle ritenute “normali”.

Nato nel 1975, il Teatro del Buratto ha da sempre orientato la produzione con un’attenzione particolare al momento musicale, all’aspetto pittorico, grafico e di immagine, nella direzione di un “teatro totale”, dove alle consuete tecniche d’attore, che fanno uso di linguaggi verbali e gestuali, si accompagna una ricerca nel teatro d’animazione (pupazzi, oggetti, forme) secondo le tecniche più diverse: teatro su nero, pupazzo indossato, ecc. . Gli spettacoli di teatro su nero, terreno storico di ricerca artistica della compagnia, privi di testo e ricchi di quadri scenici, consentono allo spettatore una lettura attraverso immagini, forme, oggetti, suoni e per queste caratteristiche trovano nel mercato estero un largo interesse.

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