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Da Confagricoltura Ferrara

“Il 2017 è stato un anno molto difficile per l’agricoltura italiana, e se le stime effettuate dal Centro Studi di Confagricoltura, basate sui primi nove mesi del 2017 verranno confermate su base annua, il valore aggiunto del settore agricolo nazionale tornerà al di sotto di quello registrato nel 2012, con una variazione negativa pari al 3,27% rispetto al 2016”. E’ Confagricoltura Ferrara ad affermarlo, sottolineando come invece il resto dell’economia abbia proseguito la tendenza di crescita, registrando sinora un aumento del PIL di circa un punto e mezzo percentuale. “Questo dato è lo specchio di un settore agricolo che vive una fase congiunturale difficile – prosegue Confagricoltura Ferrara – ancora una volta in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia generale del Paese, ma stavolta in negativo. A compromettere la redditività di coltivazioni e allevamenti, sono stati l’instabilità dei prezzi di vendita, gli alti costi dei mezzi di produzione, gli insoddisfacenti livelli delle produzioni dovuti soprattutto all’andamento climatico. Non bisogna farsi ingannare dall’entusiasmo ridondante di certi commentatori, attenti in particolare ai positivi valori percentuali dei dati sull’esportazione, perché è vero che i dati di cui disponiamo indicano una crescita dell’export nel 2017 di oltre il 4,5%, superando i 40 miliardi di euro, ma a ben vedere, tale dato è dovuto elusivamente alla dinamica positiva dei prodotti dell’industria alimentare, mentre persiste il saldo negativo, tra esportazioni ed importazioni, per quanto riguarda gli scambi di prodotti agricoli, con una stima per il 2017 di -7,3 miliardi di euro. Particolarmente negativo il rapporto con la Spagna, con esportazioni calate del 5,28% rispetto al 2016, mentre le importazioni sono aumentate dell’8,75%. Complessivamente negativo anche il dato relativo all’occupazione: diminuiscono soprattutto i lavoratori autonomi (-3,2%), in particolare le donne (-7%), ma il segno è negativo anche per i dipendenti (-2,2%) ed anche in questo caso la flessione è più rilevante per le donne 8,4%. Sul dato negativo relativo ai dipendenti – conclude Confagricoltura Ferrara – non dovrebbe avere contribuito la provincia di Ferrara, il cui trend positivo da molti anni dovrebbe essere proseguito anche nel 2017 (il dato definitivo sarà disponibile solo tra qualche mese, in quanto le denunce delle giornate di lavoro effettuate nel 4° trimestre 2017 saranno trasmesse entro il corrente mese di gennaio)”.

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