Paesi in guerra e rifugiati: sabato 21 giugno, al Camelot Cafè, un focus sulla Siria
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da: UDI Ferrara
Da oltre tre anni è in atto in Siria una sanguinosa guerra civile che ha portato a
distruzioni, morti, sfollati. Non intendiamo entrare nel merito delle ragioni del
conflitto né prendere una parte o l’altra, ma vogliamo denunciare la catastrofe
umanitaria, civile e culturale che si sta consumando a danno di un’intera
popolazione e di un paese ricco di storia, cultura e civiltà. Nelle guerre non ci
sono mai vincitori, ma solo vinti, e tra questi le vittime principali sono i più
indifesi: le donne e i bambini.
Secondo i dati ONU il numero delle vittime è superiore a 125.000, di cui circa la
metà civili. Da recenti verifiche quasi la metà della popolazione rimasta in Siria
ha difficoltà a trovare cibo. Circa 10 milioni di persone (metà della popolazione)
hanno dovuto abbandonare la propria casa, il flusso di sfollati all’interno della
Siria e verso i paesi confinanti è continuo. 4 milioni e mezzo di bambini risultano
sfollati all’interno del Paese, circa 3 milioni di persone sono bloccate in zone
inaccessibili o sotto assedio. Circa l’80% di scuole e ospedali sono distrutti e le
emergenze sanitarie ed abitative sono disperanti.
Secondo i dati ACNUR 2 milioni e mezzo di siriani sono sfuggiti nei paesi vicini:
Turchia, Giordania, Libano, Kurdistan irakeno.
I paesi ospitanti li stimano invece a 3 milioni.
Nell’ambito delle manifestazioni organizzate da Coop Camelot in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato
Sabato 21 giugno 2014 dalle ore 17.00
presso il Camelot Cafè del Parco Urbano di Ferrara
L’UDI insieme alle associazioni ferraresi Amnesty, IBO Italia, Cittadini del mondo, Emergency, CGIL, ARCI, Centro Documentazione Donna,
Libera, Centro Donna Giustizia
grazie all’opportunità che ci offre Coop Camelot, promuove un banchetto informativo sulla Siria.
Saremo presenti con materiale e documentazione.
Alleghiamo volantini informativi e vi aspettiamo!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it