Skip to main content

“Il Processo Aemilia: stato dell’arte e nuove prospettive “

Articolo pubblicato il 17 Novembre 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da Centro Mediazione Sociale del Comune di Ferrara

Nell’ambito della Festa della Legalità e della Responsabilità 2017

Sabato 18 novembre – dalle 10 alle 13
Sala della Musica, via Boccaleone, 19, Ferrara

Aemilia è il più grande processo di ‘ndrangheta nel Nord Italia. Il 22 aprile 2016 a Bologna c’è stata la prima sentenza: 58 condanne su 71 imputati che hanno seguito il rito abbreviato, 305 anni di carcere. Poi, a fine settembre 2017, è arrivato il verdetto di appello, che dimostra come l’impianto accusatorio abbia retto: sono state confermate quasi tutte le sentenze del primo grado e due assoluzioni sono state modificate in condanne. Nel frattempo a Reggio Emilia è in corso il processo con rito ordinario per altri 150 imputati. È poi dell’aprile 2016 il primo scioglimento di un comune della regione per mafia: è Brescello, il paese di don Camillo e Peppone.

Tutto è iniziato nei primi mesi del 2015 con “Un intervento che non esito a definire storico, senza precedenti”, ha dichiarato l’allora Procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, nel corso della conferenza stampa della maxi operazione che ha portato a 117 richieste di custodia cautelare, quasi tutte eseguite e a oltre 200 indagati, oltre 100 milioni di euro il valore dei beni confiscati.
Al centro dell’inchiesta il clan Grande Aracri di Cutro, presente da anni, con propri rappresentanti, in Emilia Romagna. Numerosi i capi d’imputazione, dal riciclaggio all’estorsione, dall’usura all’intestazione fittizia di beni, all’emissione di fatture false, all’associazione di stampo mafioso.
Un brusco risveglio per un’Emilia che si è scoperta più che infiltrata, colonizzata dalla criminalità organizzata, ma che ha saputo reagire, come dimostra la partecipazione di tante persone alle udienze del processo per testimoniare che ‘società civile’ non è solo un’espressione vuota e retorica e che il processo Aemilia e un processo che riguarda tutti i cittadini emiliano-romagnoli perché la conoscenza e la consapevolezza sono le prime armi nel contrasto alla criminalità organizzata, ai suoi metodi ai suoi (dis)valori.
Per questo sabato 18 novembre dalle 10 alle 13 nella Sala della Musica (via Boccaleone 19), all’interno del programma della Festa della Legalità e della Responsabilità 2017, si farà il punto con “Il Processo Aemilia: stato dell’arte e nuove prospettive”. Ospiti: Vincenza Rando, avvocato, componente dell’Ufficio di Presidenza di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che parlerà appunto del significato della costituzione di parte civile del coordinamento fondato da don Luigi Ciotti; Sabrina Pignedoli, giornalista de “Il Resto del Carlino”, vincitrice Premio Estense 2016 con il suo “Operazione Aemilia” (Imprimatur 2015), che sta pagando a caro prezzo l’esercizio del dovere di cronaca; Elia Minari, coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia e autore di “Guardare la mafia negli occhi” (Rizzoli 2017), che già nel 2014 aveva svolto l’inchiesta “La ‘ndrangheta di casa nostra”. Coordinamento: Federica Pezzoli di Libera Ferrara e Alessandro Zangara capo dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara.
L’incontro prevede l’accreditamento per gli Avvocati
Programma completo sul sito del Comune di Ferrara e sulle seguenti pagine FB:
Festa della Legalità e della Responsabilità
Centro Mediazione

Per info:
Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara
tel. 0532770504
centro.mediazione@comune.fe.it

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo