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Ferrara film corto festival

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Da Paola Peruffo (Forza Italia)

La discussione sulle calotte e la Carta Smeraldo non deve distrarre opinione pubblica, multiutility e istituzioni locali da altri problemi connessi al conferimento dei rifiuti.
Accantonato – lasciatemi dire: momentaneamente – il porta a porta, il posizionamento dei cassonetti rappresenta un fattore importantissimo per consentire un incremento complessivo della raccolta differenziata nei modi corretti.
Allego alcune immagini relative alla collocazione dei cassonetti su via Chiesa, via Sammartina e via Fabbri. Istantanee che segnalano situazioni simili a quelle di molte altre strade periferiche (e non solo) del comune di Ferrara.
In molti di questi casi i cassonetti sono posti esattamente sul ciglio della strada senza prevedere spazi per la sosta breve dei veicoli. Questo cosa comporta? Fuori città i cassonetti sono diradati, vista la scarsa densità di abitazioni, quindi molti utenti sono costretti a usare la macchina, trovandosi però obbligati a lasciarla in posti disagiati e pericolosi per gettare i sacchi.
Secondo aspetto, sicuramente più grave: gli utenti devono per forza di cose compiere queste operazioni permanendo sulla carreggiata di strade strette, a volte sprovviste di illuminazione, dove i veicoli, compresi i mezzi pesanti, transitano a velocità elevate. E non si tratta di azioni di pochi secondi se mettiamo in conto l’utilizzo della Carta Smeralda per la calotta dell’indifferenziata e il conferimento di altri tre o quattro sacchi nei rispettivi cassonetti.
Per concludere, credo si debba fare di più per garantire la sicurezza dei cittadini senza dover aspettare un evento traumatico (che nessuno si augura), come purtroppo avvenuto troppo spesso in passato per situazioni trascurate.

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it