Intervento del sindaco di Comacchio per celebrare la festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia
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“Questa è una data densa di significati, perché è quella su cui si fonda l’esistenza del nostro Paese. Il valore profondo di appartenenza allo Stato e ai suoi principi democratici deve essere tramandato insieme alla memoria collettiva, retaggio della storia del Novecento, secolo segnato da due guerre mondiali. Ricordare il passato, anche quello più recente, significa ricordare il sacrificio di tanti connazionali che hanno dato la vita per la Patria, un valore che purtroppo nel tempo si è affievolito, perdendo la sua forza originaria.” Nel discorso celebrativo pronunciato questa mattina nel parco di Piazza Roma dal Sindaco Marco Fabbri è stata ribadita con forza l’importanza della memoria storica e dell’unità nazionale, che si celebra oggi, congiuntamente alla Festa delle Forze Armate.
“Mentre in Europa soffiano venti divisione, – ha sottolineato il Sindaco – la ricorrenza di oggi vuole essere un faro acceso sul percorso unitario compiuto dall’Italia sin dal Risorgimento.” Dopo la deposizione di una corona al Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, il corteo, scortato dal Gonfalone Comunale, formato dalle Autorità civili e Militari, dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, da rappresentanze dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, ha proseguito sino al Parco della Resistenza, dove è stata deposta una corona di alloro in memoria dei martiri della Resistenza comacchiese. Altre corone sono state deposte a San Giuseppe, Porto Garibaldi, in Piazza Folegatti, al Sacrario dei Caduti di Via Cavour, dove Don Ruggero Lucca ha celebrato una Santa Messa di suffragio.
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