MEMORABILE
Il fascino senza tempo de “I fiori del male”
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Recente pubblicazione della casa editrice digitale Tiemme Edizioni (www.tiemme.onweb.it) è il discusso ‘I fiori del male’, del “poeta maledetto” Charles Baudelaire, già reperibile in tutte le più aggiornate librerie del web.
‘I fiori del male’ di Baudelaire è considerata una delle opere poetiche più influenti, celebri e innovative non solo dell’Ottocento francese ma di tutti i tempi. Il lirismo aulico, le atmosfere surreali – di un modernismo ancora reduce della poesia romantica – e lo sfondo spesso vagamente sinistro, guadagnarono all’autore l’appellativo di poeta maledetto: chiuso in se stesso, a venerare i piaceri della carne e a tradurre la propria visione del mondo in una comprensione di infinita sofferenza e bassezza. L’intenso misticismo del linguaggio in un rigore formale distaccato affrontano temi metafisici, teologici ed esotici.
Charles Pierre Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867) è stato un poeta, critico letterario, critico d’arte, giornalista, filosofo, aforista, saggista e traduttore francese. È considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo, esponente chiave del simbolismo, affiliato del parnassianesimo e grande innovatore del genere lirico, nonché anticipatore del decadentismo. ‘I fiori del male’, la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.
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Riccardo Roversi
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