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Da Istituto Storia Contemporanea Ferrara

Convegno di studi storici
I molti territori della Repubblica fascista – Amministrazione e società nella RSI
La necessità di rivisitare il biennio 1943-45, negli ultimi anni ha motivato ricerche più attente su Salò, su chi vi aderì, sulla sua effettiva consistenza – cioè la sua concreta capacità di governo e di misurarsi con la preponderanza della cosiddetta “zona grigia” – e quindi sul suo significato di ponte tra il regime fascista e l’Italia del secondo dopoguerra. Il convegno “I molti territori della Repubblica fascista – Amministrazione e società nella RSI”, che avrà luogo il 27 e il 28 settembre nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management (via Voltapaletto, 11), intende approfondire la questione. La E-Review – la rivista degli Istituti storici dell’Emilia Romagna in rete, l’Università di Ferrara e l’Istituto di Storia Contemporanea hanno organizzato un momento di confronto per mettere a fuoco le strategie non sempre infruttuose che il nuovo Stato fascista attivò. A partire dal profilarsi del consolidamento del novembre-dicembre 1943, il regime si mobilitò per ottenere credibilità, impegnandosi a cercare pragmaticamente nelle pieghe della società italiana modellata ogni forma possibile di sostegno o accettazione. Il convegno è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e ai docenti partecipanti sarà rilasciato attestato di partecipazione.

Mercoledì 27, dalle 14.30 alle 19

I SESSIONE: TRA CENTRO E PERIFERIE. UOMINI E POTERI

Dopo i saluti del vicesindaco Massimo Maisto, aprirà il lavori il docente Roberto Parisini, curatore del convegno insieme ai colleghi Roberta Mira e Toni Rovatti. Luigi Canapini dell’Università di Bologna presiederà gli interventi del pomeriggio, nell’ordine: Mussolini al lavoro. Le udienze del Duce, di Amedeo Osti Guerrazzi dell’Istituto Storico Germanico di Roma; Sotto lo sguardo tedesco. Amministrazione e amministratori dell’Rsi in Emilia-Romagna e in Toscana, di Roberta Mira dell’Università di Bologna; “Si spara sui fascisti e non sui prefetti”. Tra ricerca del consenso e guerra contro la comunità: la silenziosa lotta tra lo stato e il partito a Torino, di Nicola Adducci dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea; Fare giustizia al tempo di guerra. L’attività ordinaria del tribunale di Ferrara (1940-1945), di Andrea Baravelli dell’Università di Ferrara.

Giovedì 28, dalle 9 alle 13

II SESSIONE: LAVORO E RISORSE. APPARATI E INTERESSI

Luca Baldissara dell’Università di Pisa presiederà gli interventi della mattina, nell’ordine: Il sindacato dei lavoratori dell’agricoltura nel Ferrarese, di Roberto Parisini dell’Istituto di Storia Contemporanea; “20.000 contadini per la Germania”. Il piano del Commissariato Marchiandi per la provincia di Modena, di Toni Rovatti dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano; “L’unica possibilità per la nostra Patria”: Rsi e fascismo repubblicano a Lucca, di Matteo Bennati della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Dalle 14.30 alle 18

III SESSIONE: GOVERNO DELL’EMERGENZA. LE DIDATTICHE DEL PARTITO

Il ciclo di conferenze riprenderà finita la pausa pranzo. Dianella Gagliani dell’Università di Bologna presiederà gli interventi conclusivi, nell’ordine: Fragilità del governo, violenza della precarietà: la Rsi in Toscana. Assistenza e mobilitazione bellica attraverso la stampa repubblicana, di Matteo Mazzoni dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Firenze; La Rsi di fronte a sfollati, profughi, evacuati: una partita importante per il consenso, di Elena Cortesi dell’Università di Bologna; Arresti, razzie antiebraiche e coinvolgimento della società in Toscana. Profili di persecutori, di Marta Baiardi dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Firenze.

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