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Il futuro 3.0 a Ferrara. Tiemme Edizioni: intervista al curatore Riccardo Roversi
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Finalmente un’editoria elettronica, mirata e specializzata (classici e classici moderni) segnala Ferrara nel panorama nazionale nell’era dei new media e delle nuove tecnologie. In pochi mesi già numerosi libri digitali. Curatore è una sempre giovane conoscenza del mondo culturale ferrarese, Riccardo Roversi, scrittore, editore (Este Edition) e giornalista, tra i pochi anche culturalmente e metapoliticamente scorretto. Finora nello specifico degli eBook ricordiamo soltanto come e-editing la recente stessa nostra iniziativa con Asino Rosso (fantascienza e futuribile) e da qualche anno esponenenti ferraresi tipo Wu Ming. Di seguito una intervista gentilmente concessa da Roversi.
Riccardo Roversi, scrittore, critico, editore e giornalista, ora anche editore specializzato in ebook, un approfondimento per la tua nuova casa editrice digitale Tiemme Edizioni?
Tiemme Edizioni è un marchio editoriale registrato al Tribunale di Ferrara nel 2001, in cui io sono indicato come Direttore Responsabile, dunque non si tratta di una novità assoluta. L’autentica novità è nell’intraprendimento, dallo scorso luglio, di una professionale, continuativa e prestigiosa attività editoriale riservata esclusivamente all’editoria digitale, cioè ai cosiddetti ebook, realizzati nei formati richiesti dal “mercato on-line” (e graditi ai lettori). Infatti la ventina di libri digitali finora pubblicati sono regolarmente reperibili su tutti i portali, incluso il “gigante” Amazon. Ho usato poco sopra l’aggettivo “prestigioso” non per velleitaria presunzione ma a pieno titolo, considerando che Tiemme Edizioni pubblicherà nei prossimi mesi capolavori della letteratura italiana e straniera, quali Il Piacere di D’Annunzio, i Sonetti lussuriosi dell’Aretino, La cucina futurista di Marinetti, I Sepolcri di Foscolo, I fiori del male di Baudealire, nonché la Bibbia e opere in nuova traduzione originale di Balzac e altri maestri francesi… e con l’intento di aggiungere in seguito opere di Leopardi, Manzoni, ecc. Attualmente, scorrendo il catalogo (si veda il sito: www.tiemme.onweb.it), si possono trovare lavori miei già editi in passato, dei quali è esaurita la versione cartacea, oppure inediti, anche di genere informativo/manualistico, ad esempio: Ferrara inter nos, Chiose e Postille. 30 studi critico-letterari, Il Santuario della Madonna del Poggetto, Musici ferraresi, Porte d’amore, Storie dipinte, Storie estensi, Storia del Circo… solo per citare alcuni titoli ma senza dimenticare la silloge poetica italofrancese con testo a fronte A uno di voi della regista parigina Alexandra Dadier e I Cavalieri Templari a Ferrara di Paolo Sturla Avogadri. Un ulteriore elemento di netta diversificazione da parte di Tiemme Edizioni rispetto a molta “debole” editoria contemporanea locale e no è la rigorosa, quasi “spietata” selezione delle opere da pubblicare: il livello letterario e culturale medio sarà estremamente alto; una scelta quest’ultima che ho sempre pensato qualcuno dovesse pur avere il coraggio di fare un giorno o l’altro… e quel qualcuno ho deciso di essere io, assumendomene ogni responsabilità.
Roversi, sempre in primo piano, certo dibattito globale tra cultura del libro e cultura elettronica, un falso problema? In fondo da sempre anche le produzioni cartacee inquinate da una inflazione di prodotti di dubbia qualità, spesso pompati per questioni (almeno in Italia) ideologiche e diversamente trash editoriale?
Quando un giornalista chiese a Federico Fellini se poteva fargli una domanda, il maestro rispose: «Sì, purché sia sintetica e contenga già in sé la risposta». Libro cartaceo o digitale? Nella domanda posta è già contenuta la risposta: è un falso problema. Io stesso, come migliaia di lettori (e diventeranno milioni), leggo e conservo gelosamente i libri convenzionali, che amo anche per l’aspetto estetico, il tatto, l’odore… e al contempo posseggo nel mio archivio digitale circa cinquemila ebook: dai classici greci e latini a Umberto Eco passando per Dante e Shakespeare. Per quanto riguarda l’accenno nella domanda ai “prodotti di dubbia qualità”, ritengo sia letteralmente indecoroso (avrei in mente altri sinonimi ma sono triviali) che l’editoria ufficiale e nazionale – mi riferisco ovviamente e in specie alle multinazionali (“foraggiate” dallo Stato) e alle loro case editrici “satelliti” – getti risorse nella pubblicazione di indegni e inutili libri di innominabili “autori”, che definire dei bluff è già un complimento, invece di compiere adeguate ricerche in tutto il territorio italico, come ai tempi di Italo Calvino per Einaudi, al fine di individuare i molti talenti letterari che languono inediti solo perché privi della raccomandazione di un ministro o perché non partecipano ai salotti della contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare di fantozziana memoria o si rifiutano di apparire in un idiota show televisivo o di annoverarsi nelle schiere di dementi “blogger”.
Info
Catalogo Tiemme Edizioni Digitali
http://www.tiemme.onweb.it/it/catalogo
*Riccardo Roversi è nato a Ferrara, dove si è laureato in Lettere e vive tuttora. Giornalista, è direttore responsabile di alcuni periodici e critico letterario e teatrale per varie testate (anche on-line). Ha scritto e pubblicato numerosi libri: poesia, teatro, saggistica, narrativa. La sua bibliografia è consultabile nel sito: www.riccardoroversi.onweb.it.
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Roby Guerra
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