Contestazione a Renzi alla festa dell’unità del 2 settembre
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Da Organizzatori
Questa mattina la festa dell’Unità di Bologna ha ospitato Matteo Renzi per presentare il suo inutile libro (sic!).
L’ex premier e il suo partito, per assicurarsi la presenza di una platea placida e obbediente (alla faccia della democrazia!), hanno dovuto predisporre un rigidissimo meccanismo di selezione all’ingresso gestito dai funzionari della Questura di Bologna.
All’entrata della festa ad alcuni di noi -intercettati ed identificati da poliziotti in borghese, oggi al servizio del Partito Democratico – è stato impedito di entrare senza nessuna legittima giustificazione. Per prima cosa dobbiamo quindi denunciare l’atteggiamento inutilmente arrogante dei funzionari di polizia che non si sono risparmiati urla in faccia e provocazioni per una semplice identificazione: prima ci portano via tutti i risparmi e poi ci trattano come se fossimo delinquenti, pretendendo il nostro silenzio difronte all’ingiustizia che abbiamo subito.
Nonostante la rigida selezione all’ingresso altri di noi sono riusciti ad entrare e quando Matteo Renzi ha iniziato a raccontare le sue fandonie sulla crisi bancaria, pensando di trovarsi davanti la solita claque ben ammaestrata, una risparmiatrice dei No salvabanche si è alzata per contestare la bugie che Renzi credeva di poter spacciare in pubblico e per rivendicare il rimborso totale per tutti i risparmiatori espropriati.
Giovanna è stata immediatamente circondata da funzionari di polizia e accompagnata all’uscita mentre Renzi si permetteva di liquidarla con qualche battuta dall’alto del palco. Inoltre le è stata anche sottratta la bandiera della nostra lotta che con grande determinazione e coraggio ha sventolato in faccia al principale responsabile dell’azzeramento dei risparmiatori.
Le battute che Renzi ha rivolto a Giovanna (“rubati i soldi lo dice a sua sorella”) e le sue bugie ( “l’unico rapporto che ho con le banche sono due mutui”) mostrano soltanto l’arroganza del potere difronte alle nostre rivendicazioni. Il suo tentativo di liquidarla – sicuro che tanto sarebbe intervenuta la polizia per riportare l’ordine nel teatrino che aveva organizzato – e lo schieramento di polizia all’ingresso sono tutti segnali che dimostrano l’incapacità, il nervosismo e la paura che circolano nel PD (B), il Partito delle Banche.
Un partito che con Matteo Renzi alla sua testa ha voluto rubare i soldi dei risparmiatori per risolvere la crisi bancaria. Renzi non è solo un semplice cliente delle banche con due mutui è soprattutto una marionetta al loro servizio.
Se Renzi e il PD pensano di poter nascondere la verità soltanto perché hanno al proprio servizio i funzionari di Polizia e i mass media si sbagliano.
Noi continueremo a prendere parola, a rovinargli la festa, come abbiamo fatto oggi, perché con noi ci sono 500 mila famiglie espropriate dei risparmi di una vita. Ci sono i famigliari di chi a causa di questa ingiustizia insieme ai soldi ha perso la speranza nel futuro e si è tolto la vita.
Continueremo a lottare contro le bugie del potere, contro il PD, contro Renzi e contro chiunque è schierato con le banche per riavere ciò che ci è stato tolto.
Non siamo disposti a pagare i costi di una crisi bancaria che non abbiamo provocato. Continueremo a lottare finché la giustizia sia ristabilita.
Per questo motivo il 6 Settembre ci riuniremo a Ferrara, alle 19 al CSV in Via Ravenna, insieme ai gruppi di risparmiatori del Veneto e della Toscana per preparare la “Giornata del risparmio tradito” che si terrà a Roma il 4/10 alle ore 11 a Piazza Montecitorio.
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