Occupazione e lavoro. Bessi (PD): “Saipem, orgoglio dell’ingegneria Made in Italy”
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Da Partito Democratico
Il consigliere Gianni Bessi interroga la Giunta Regionale sul futuro dell’azienda e dell’impatto sul distretto energetico regionale.
Saipem è una società italiana leader mondiale nel settore petrolifero a mare e a terra che occupa quasi 34.500 dipendenti in ben 66 Paesi, con un fatturato di 8mld€. In Emilia-Romagna la Saipem conta due sedi a Piacenza (sede storica del centro di formazione oramai sostituito dalle sedi estere di Rijeka in Croazia e Ploiesti in Romania) e Ravenna ed è un tassello fondamentale dei settori petrolchimico, energetico, meccanico e impiantistico, dove si muovono tante aziende per un indotto stimato intorno ai 10.000 dipendenti, concentrati in particolare nei distretti dei petrolchimici di Ferrara e Ravenna.
“Attualmente –sottolinea Gianni Bessi- Saipem sta vivendo una fase di incertezza, amplificata dalla crisi del mercato petrolifero mondiale, del tutto evidente dai risultati del primo semestrale 2017 (e dalla conseguente crescita del timore dei sindacati e delle imprese italiane del settore), che mostrano un calo generalizzato e significativo degli utili ed un aumento del debito netto rispetto al primo semestre 2016.”
Nonostante il recente piano strategico di riorganizzazione e razionalizzazione 2017-2020, che vede la ridefinizione dell’attività in cinque divisioni (costruzioni offshore, costruzioni onshore, drilling offshore, drilling onshore, attività e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto), “continuano a perpetrarsi i problemi occupazionali –puntualizza il consigliere PD – sull’ON-SHORE e quelli legati alla focalizzazione della Divisione OFF-SHORE sempre più su Parigi: decisione, quest’ultima, che impatta sulle relazioni e sull’idea di italianità del settore storico, quello a più alto valore aggiunto di Saipem.”
Per questi motivi Bessi interroga la Giunta regionale “per sapere se sia al corrente delle intenzioni di Saipem rispetto alla riorganizzazione in atto della possibilità del trasferimento all’estero di abilità e conoscenze tecnologiche maturate sul territorio nazionale e in particolare in Emilia-Romagna, che ne costituisce uno dei poli principali di conoscenza ed abilità ingegneristiche, impiantistiche ed imprenditoriali”
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