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Da Organizzattori

Venerdì 7 Luglio – ore 18.30 Chiostro di San Paolo Ferrara. Nel corso degli Emergency Days

Venerdì 7 luglio alle ore 18.30 nel corso dell’evento dal titolo “Mafia sotto casa” al Chiostro di San Paolo a Ferrara per gli Emergency Days, Sabrina Pignedoli presenta “Operazione Aemilia“, il libro che ha vinto la 52esima edizione del Premio Estense.

Interviene Mara Fonti, insegnante a Modena e madre di Giovanni Tizian, il giornalista de L’Espresso che vive da anni sotto scorta per le minacce ricevute dalla ‘ndrangheta. Il padre di Giovanni e marito di Mara fu ucciso in Calabria in un agguato nel 1989. In precedenza la fabbrica di mobili che apparteneva al padre di Mara fu distrutta da un incendio doloso. I responsabili di questi crimini non sono stati mai scoperti.

Partecipa anche Giacomo Di Girolamo, giornalista che si occupa di criminalità organizzata e corruzione per il portale Tp24.it e per la radio Rmc 101. Collabora con Il Mattino di Sicilia, la Repubblica e Il Sole 24 Ore. Per le sue inchieste ha vinto nel 2014 il Premiolino. Da una piccola radio di Marsala, Giacomo sfida da dieci anni il boss Matteo Messina Denaro denunciando gli affari di cosa nostra.

Sarà presente Giulio Cavalli, scrittore, attore e giornalista. I suoi libri e spettacoli sono spesso legati a storie del presente. Scrive per Left, Fanpage, L’Espresso e ha scritto per Il Fatto Quotidiano. Nel 2009 a causa delle minacce mafiose ricevute a seguito della messa in scena dello spettacolo teatrale Do ut Des, su riti e conviti mafiosi, gli è stata assegnata una scorta. Per il suo impegno contro le mafie riceve nel 2010 il Premio Giovanni Giuseppe Fava. Nell’agosto del 2013 il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura racconta il progetto per uccidere Giulio Cavalli; l’indicazione arrivò nella primavera del 2011 da emissari della ‘Ndrangheta del clan De Stefano-Tegano.

La discussione sarà moderata da Marco Zavagli, direttore del giornale online Estense.com.

IL LIBRO

La ’ndrangheta ruba quotidianamente
a tutti noi,
con l’evasione fiscale, con il riciclo,
provoca la chiusura
delle nostre aziende facendo concorrenza sleale con
i soldi sporchi.
Ma quando non spara,
in tutte le realtà
dove si è insediata,
ha il bel volto dell’imprenditore di successo,
rispettato e invidiato

Grazie agli arresti che hanno inferto un duro colpo alle altre cosche, la ’ndrangheta di Cutro ha via via acquistato potere, arrivando a dominare l’Emilia e alcune zone del Veneto e della Lombardia.
I magistrati ritengono che da oltre trent’anni sia presente al Nord Italia dove ha messo in piedi, sostanzialmente indisturbata, i suoi interessi economici, creando aziende e facendo affari con società locali. Tutto questo grazie anche alla compiacenza di insospettabili “colletti bianchi” che, pur consapevoli – secondo la procura – di stare trattando con boss della malavita organizzata, hanno messo a disposizione i loro servigi in cambio di lauti guadagni.
Ma il radicamento non si è fermato al mondo economico: ha riguardato anche la politica, con la volontà di influenzare le amministrazioni pubbliche. Inoltre, per la prima volta, si assiste a un tentativo di condizionare l’opinione pubblica attraverso i media. Senza tralasciare le attività “tradizionali” come estorsioni, usura e incendi dolosi.
Il libro di Sabrina Pignedoli si sviluppa seguendo vicende e personaggi emblematici, emersi nelle indagini di Operazione Aemilia, che mostrano come la ’ndrangheta si sia profondamente insediata al Nord.
Sabrina Pignedoli si è laureata al Dams cinema dell’Università di Bologna e in Diritto ed economia internazionale all’Università di Reggio Emilia, ha frequentato la scuola di giornalismo di Bologna e nel 2009 è diventata giornalista professionista. Attualmente è redattrice al «Resto del Carlino», redazione di Reggio Emilia, dove si occupa di cronaca nera e giudiziaria, e collaboratrice dell’Ansa. A causa della sua professione è stata minacciata da uno degli uomini coinvolti dall’Operazione Aemilia.

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