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Da Regione Emilia Romagna

La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, replica alle accuse mosse dal consigliere regionale Pompiglioli in merito ai ritardi nel rendere operativo il Reddito di solidarietà imputati alla Regione

Bologna – “A differenza di quanto sostenuto dal consigliere Pompignoli, non c’è alcun ritardo nell’erogazione del Reddito di solidarietà da addebitare alla Regione”. E’ netta la replica della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, all’accusa formulata dal consigliere regionale Massimiliano Pompiglioli (Lega nord) che imputerebbe alla Regione le cause del ritardo sull’operatività del “Reddito di solidarietà”, il provvedimento contro la povertà voluto dalla Regione, e per il quale la Giunta regionale ha stanziato 35 milioni di euro.

“Dopo l’approvazione della legge regionale e del regolamento attuativo- spiega Gualmini- erano necessari, come ho detto da sempre, altri due passaggi: l’elaborazione di un Protocollo d’Intesa con il ministero del Lavoro e il ministero dell’Economia per essere autorizzati a integrare le misure nazionali di contrasto alla povertà con la misura regionale. A tale intesa – che è stata firmata dal presidente Bonaccini e dal ministro Poletti nei primi giorni di giugno – deve affiancarsi la stesura di una convenzione ad hoc con INPS per la costruzione e gestione di un software regionale, che consentirà di gestire unitariamente tutte le indennità e le politiche per la lotta alla povertà. Quest’ultimo passaggio è attualmente in via di completamento”.

“Purtroppo- sottolinea ancora la vicepresidente- costruire politiche e servizi nuovi richiede tempo, accuratezza, precisione e passaggi complessi. Comunque, siamo ormai pronti: contiamo di partire da settembre se gli organismi nazionali rispetteranno i tempi e andremo avanti convintamente con l’introduzione di una misura nuovissima e unica, che – per la prima volta in Emilia Romagna – andrà incontro alle condizioni di disagio delle persone anziani e sole. Oggi, poiché la misura nazionale di sostegno al reddito- il Rei- che non riguarderà invece le persone senza figli, siamo ancora più convinti del nostro progetto. Il nostro Reddito di solidarietà, sarà infatti l’unico strumento che colmerà questa lacuna”.

“Sottolineo poi- conclude la vicepresidente Gualmini- come io abbia sempre risposto a chiunque mi chiedesse informazioni, con la sollecitudine e l’attenzione che per me rappresentano valori di base per chi fa politica. Chi ha scritto a me ha sempre avuto risposta su tempi e spiegazioni delle diverse tappe”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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