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Da Lega Nord

“Diciassette miliardi per salvare le banche venete, con un clamoroso sussidio a un’altra banca per prendersene la parte migliore, le mazzate del bail in per Carife. Perchè?” A farsi portavoce di un interrogativo di buon senso e indignazione è Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione e da mesi in prima linea nella battaglia per i diritti dei risparmiatori azzerati dal decreto 2015 del Governo. Un Governo che ora vara una maxi-operazione di salvataggio di Pop Vicenza e Veneto Banca, eludendo le famigerate regole europee dei bail in: tra liquidità immediata e garanzie, una montagna di denaro che aggraverà il debito pubblico e la zavorra sul contribuente. “La disparità di trattamento è tanto lampante quanto vergognosa – commenta Fabbri – perché di fatto Carife è stata usata come cavia per l’applicazione della direttiva europea mentre ora per altri ecco una soluzione ‘all’italiana’ che tra l’altro si abbatterà su cittadini trattati, per l’ennesima volta, come un gigantesco parco buoi”. I figli e figliastri fatti dal Governo rappresentano una sconfitta drammatica per tutta Ferrara. “E’ la dimostrazione di quanto poco, anzi zero, agli occhi dei capi romani conti il Pd ferrarese. Quello delle poltrone di Franceschini, delle chiacchiere di Bratti e dei salotti di Marattin: il loro ‘partitone’ ha calato la scure del bail in per i risparmiatori di Carife poi, resosi conto di quanto elettoralmente sia poco conveniente, risultati alla mano, applicare la norma, cambia direzione e dal cilindro estrae subito miliardi per i dissesti delle banche venete. Nel frattempo – chiude Fabbri – , chi è stato vergognosamente discriminato, non ricevendo lo stesso trattamento, resta a raccogliere i cocci”.

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