di Federica Mammina
Tra pochi giorni iniziano gli esami di maturità e ho ripensato all’ansia con la quale ho affrontato la scelta di cosa fare dopo il liceo. Una scelta che ti condiziona la vita. Non so cosa spinga i maturandi di oggi verso una strada piuttosto che un’altra. Una cosa è certa: a fronte di una moltitudine di laureati che non trovano lavoro vi sono mestieri che stanno letteralmente scomparendo. E tertium genus: indefinibili “lavori” (l’influencer?!) dall’altrettanto inspiegabile enorme guadagno. Come spiegare a un giovane oggi che potrebbe fare il fabbro? Inizierei ricordandogli che la nostra fortuna più grande è che siamo tutti diversi, che ognuno di noi ha delle potenzialità da sviluppare e non possiamo essere tutti chirurghi o top manager. Non credere che la realizzazione personale sia direttamente proporzionale alla lunghezza del curriculum o al conto in banca. Perciò trova la cosa che sai fare meglio e con quella dai il tuo contributo al mondo.
Sia pure intagliando legno.
“Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai”
Giovanni Verga
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…
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