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Da Organizzatori

Un secondo momento commemorativo dell’anniversario del terremoto si è tenuto a Cento nel pomeriggio di lunedì 29 maggio. In Sala Zarri di Palazzo del Governatore si è svolto il convegno ‘A cinque anni dal sisma’, promosso dalla Soprintendenza e dalla Provincia in collaborazione con Regione, Agenzia Regionale per la Ricostruzione e Servizio geologico-sismico e dei suoli, gli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara e gli Ordini degli ingegneri di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
L’appuntamento, il quarto dopo Reggiolo, Finale Emilia e Crevalcore, era volto a informare cittadini e professionisti sul lavoro di valutazione, guida e supporto svolto dalla Commissione Congiunta nel periodo intercorso dall’approvazione del Programma di Ricostruzione da parte della Regione. Le relazioni si sono concentrate in particolare su tre casi: sulle problematiche della Rocca Possente di Stellata di Bondeno e della Chiesa della Madonnina di Ferrara e sui lavori di ripristino e miglioramento sismico della Collegiata di San Biagio a Cento.
In apertura il benvenuto del sindaco Fabrizio Toselli. «Non posso che esprimere davanti a questa platea la mia gratitudine per chi ha lavorato in questi cinque anni – ha sottolineato -. Dal primo giorno abbiamo trovato una importante collaborazione nel ‘sistema Italia’: lo voglio evidenziare perché dobbiamo imparare a dire anche le cose positive, pur non esimendoci dalla critica costruttiva. Tanto è stato fatto e tanto dobbiamo ancora fare con l’obiettivo di recuperare tutto e anche meglio di prima. Ci aspettano anni ancora impegnativi. Per quanto riguarda Cento il nostro obiettivo è concludere tutto nei prossimi quattro anni».
Il primo cittadino era reduce da Pieve di Cento, dove ha partecipato all’inaugurazione della Casa della Musica con il presidente della repubblica Sergio Mattarella. «Una visita importante per esprimere vicinanza a tutta la nostra terra, ma anche, a cinque anni di distanza, per dare atto del lavoro svolto e del fatto che stiamo andando nella giusta direzione. La presenza di Gentiloni prima e di Mattarella oggi sono motivo di soddisfazione e di legittimazione di quanto condotto sinora».

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