A Roma l’8 giugno la conferenza nazionale di tutti i soggetti politici di Democrazia Diretta, Liquida e Partecipata
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da: ufficio stampa e Pubbliche Relazioni Democrazia in Movimento
In Democrazia in Movimento avevamo pensato a questa iniziativa molto tempo prima dello smottamento elettorale del MoVimento 5 Stelle, non avendo mai rinunciato a credere che in Italia possa affermarsi un grande movimento nazionale, veramente ispirato alla democrazia partecipata, attuata in varie forme. La presenza nel paese di gruppi e singoli, non collegati tra loro, che con fatica lavorano da anni a progetti politici convergenti, sotto il profilo del metodo democratico, è la prova che tale speranza alberga in molti cuori.
La brusca frenata elettorale del M5S dunque non è la scintilla scatenante la nostra iniziativa, ma oggettivamente essa apre nuovi spazi politici per la prospettiva democratica nel nostro paese, poiché dimostra i limiti di un progetto, il M5S, interamente basato su leadership e comunicazione. E’ ormai chiaro a tutti che i pozzi del consenso di pancia, fonti apparentemente illimitate, sono stati prosciugati dal duo Grillo e Casaleggio. E che un movimento privo di contenuti programmatici, di strategie organizzative e di democrazia effettivamente esercitata dal basso, non può andare oltre i risultati elettorali ottenuti. Non può essere in grado, in altri termini, di incidere davvero nella vita politica del paese. La Democrazia Diretta non morirà con Grillo, perchè il M5S non l’ha mai praticata. L’art. 4 del non statuto è stato ampiamente disatteso e a questo punto, possiamo serenamente affermarlo, tradito.
I primi a rendersi conto del grande bluff sono usciti dal M5S o sono stati espulsi anni fa. Singoli ed intere liste hanno conosciuto delegittimazione del lavoro svolto e discredito immeritato. Altri non si sono mai avvicinati, avvertendo la crescente deriva non democratica, il Fascismo Liquido emergente e l’impronta proprietaria del M5S. Da quasi due anni DiM, il nostro movimento, sta sperimentando un percorso politico che tenta di attuare il metodo democratico, certamente più lento, ma al tempo stesso più solido. I pilastri portanti sono la Carta dei Princìpi e lo Statuto, la piattaforma di discussione e di voto, l’assenza di leader, il rispetto della persona e delle competenze, la visione della politica come servizio civile e non come professionismo (www.democraziainmovimento.it).
Da tempo ci poniamo l’obbiettivo di raccordarci con altri gruppi e singoli animati dalla stessa missione. Ora intendiamo impegnarci direttamente per creare un’occasione di confronto e, in caso di convergenze valoriali, di collaborazione tra tutte le forze disponibili a lavorare per la costruzione di un soggetto politico nazionale, a partire da quanto è stato costruito finora, senza ambizioni egemoniche da parte di chicchessia, nel rispetto delle reciproche esperienze fin qui maturate.
Vogliamo ricercare insieme un percorso comune, trovare sinergie, alleanze e collaborazioni con gruppi e singoli che, come noi, stanno lavorando per restituire il potere decisionale ai cittadini e per rendere la democrazia italiana effettiva, attuata e partecipata. E’ arrivato il momento di superare gli individualismi, di aprirsi ad orizzonti più ampi, di lavorare insieme nell’interesse della collettività nazionale e per il bene comune. Il luogo per confrontarci sarà la Conferenza Nazionale, organizzata per l’8 giugno a Roma. Una opportunità offerta a tutti i partecipanti disposti a contribuire con idee e proposte alla costruzione e condivisione di un percorso comune, da esplicitare il giorno stesso in un documento di intenti, che potrà costituire riferimento futuro per la collaborazione tra singoli e gruppi, basata su più valori e idee, meno demagogia e insulti. Uniamo le forze per incidere concretamente e con maggiore massa critica nella vita politica del paese.
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