Ufficio Stampa Lega Nord Emilia-Romagna
FERRARA, 04-05-‘17.
«Il Tribunale Amministrativo dell’Emilia-Romagna ha sancito ancora una volta il grado di dilettantismo, con cui si muove spesso il Comune di Ferrara. Ora, per colpa dell’operato dell’assessore allo sport, Simone Merli, la città dovrà rifondere i danni all’Handball Estense, a spese dei cittadini.» E’ caustico il commento del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, dopo la sentenza che ha dato ragione alla società sportiva e torto al municipio. «Dimostrando come si possa creare un pasticcio, anche nell’affidamento del Palaboschetto (di proprietà comunale), creando i presupposti per una situazione insanabile tra Ariosto Pallamano ed Handball Estense – sottolinea Fabbri – procedendo ad un contratto di concessione pieno di lacune.» La prima delle quali era dovuta al fatto che né l’assessore Merli, né il sindaco Tagliani potevano fare nulla per mediare, dal momento che la società aggiudicataria del bando avrebbe sostanzialmente potuto fare quel che voleva nella gestione del Palaboschetto. Il resto è storia recente: gli orari “impossibili” imposti alle altre società che usufruivano dell’impianto (dalle ore 22,30 alle 24 e a prezzi più alti di quelli previsti dal bando stesso), ed anche l’istituzione della commissione di gara e il “soccorso istruttorio”. I quali sono stati giudicati strumenti inappropriati da parte del Tar, «addirittura al di fuori della legge e utili – ricorda Fabbri – a sanare solo lievi carenze formali. Peccato che le carenze di alcuni documenti usciti dal Comune di Ferrara, in questi anni, sono stati qualcosa di più che lievi…» Insomma, la morale di questa storia, è come si possa creare un vespaio, anche nella normale gestione di impianti e società sportive meritorie operanti sul territorio. Senza contare il pasticcio combinato dall’assessore Merli, «che ha portato ad un conflitto tra le due realtà del mondo della pallamano, che costringerà ora il Comune a rifondere delle spese legali e del contributo versato da Hadball Estense per promuovere il suo ricorso, con i soldi dei cittadini ferraresi». Quello che manca è un messaggio chiaro e inequivocabile, secondo Fabbri: «le scuse dell’assessore Merli per il suo errore, che sarebbero il minimo, in un caso come questo.»
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