Scuola e famiglie alleate nella sfida di ‘Educare Insieme’: il 28 aprile un nuovo incontro all’Istituto Perlasca
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“Per poter educare, bisogna amare”, diceva Karol Wojtyla. E “Riconoscere l’amore” è il tema, profondo e ricchissimo, del nuovo ciclo di incontri del progetto “Educare insieme” dell’Istituto Comprensivo Perlasca di Ferrara. La scuola apre la sera per accogliere il dialogo fra genitori, insegnanti ed esperti: appuntamento il prossimo 28 aprile dalle 20.45 alle 22.45, nella sede dell’auditorium della Scuola Secondaria “T. Bonati”, in via Poletti 65. “Gestire i conflitti: un’opportunità di crescita” sarà il tema della conversazione proposta da Francesca Solmi, pedagogista e operatrice CSC, e da Alberto Urro, coordinatore Ausl e Promeco.
Per il sesto anno consecutivo il preside Stefano Gargioni ha accolto con entusiasmo il progetto dell’insegnante Ilaria Pasti, pensato per rispondere a bisogni delle famiglie e degli educatori riguardo a temi importanti o critici legati alla crescita di bambini e preadolescenti. Gli incontri, a ingresso libero, rappresentano uno spazio ideale di intersezione tra punti di vista diversi, una zona franca nella quale è possibile porre domande e condividere riflessioni.
“Educare insieme è uno spazio di confronto per tutti coloro che in una relazione educativa desiderano E-DUCERE, dal latino ‘condurre fuori‘ ciò che di bello, buono e giusto c’è in ognuno: bambini, bambine, preadolescenti, adulti stessi – spiega Ilaria Pasti – . Il simbolo è fin dall’inizio un pesce con le ali: un pesce che vola è un’immagine che sorprende, che l’occhio non si aspetta. Nella relazione educativa quasi sempre succede che le creature che accompagniamo sviluppino caratteristiche apparentemente in contraddizione o impreviste, ma evidentemente presenti nel loro potenziale. Se le abilità inaspettate permetteranno al nostro ‘pesciolino’ di volare e di adattarsi in situazioni differenti dall’habitat naturale, allora vorrà dire che l’Educare avrà adempiuto al proprio compito: ‘condurre fuori’ ciò che di bello, buono, giusto c’è in ognuno e fornire ‘ali’ adatte ad uscire dal proprio acquario per conoscere il mondo.”
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