Alan Fabbri (Ln): “Governo ascolti le proteste dei pescatori e degli operatori della nostra costa”
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Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna
La protesta di pescatori e vongolai si è fatta sentire, anche nei palazzi romani, circondati nelle ultime ore dalla vivace contestazione degli operatori della costa: vongolai, pescatori, impiegati nell’indotto. Nel mirino, in particolare, «le ennesime imposizioni provenienti da Bruxelles – dice il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri – e le misure di “semplificazione” e “sicurezza agroalimentare”.» Le quali, manco a dirlo, «mettono a rischio la sopravvivenza di molte imprese», a causa di multe spropositate, in caso di pesca “sottomisura”. Le limitazioni e l’inasprimento delle sanzioni previste dall’articolo 39 della legge 154/’16 mettono praticamente sullo stesso piano le aziende di piccola entità emiliano-romagnole, rispetto ai grandi gruppi dei mari del nord Europa. Per fare qualche esempio, multe che sfiorano i 75mila euro per sarde, triglie e alici e che possono arrivare addirittura a 150mila euro per un tonno… «Siamo solidali – conclude Fabbri – con le categorie che protestano e ci auguriamo che, almeno questa volta, il Governo ascolti il lamento di un settore in difficoltà e dei tanti lavoratori che vivono grazie al mare.»
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