Da ufficio stampa
“Anche le banche nella partita dello sviluppo, a cominciare dalla sperimentazione nella nostra provincia della ‘Bussola della Qualità’, l’applicazione (App) innovativa che grazie all’accordo tra l’Abi (l’associazione delle banche italiane) e le associazioni di categoria (Confartigianato, Claai, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confetra, Confimi Industria, Confindustria) contribuirà a migliorare la relazione tra banche e imprese, favorendo un più ampio confronto sugli aspetti di natura qualitativa che caratterizzano l’attività imprenditoriale”. Questa la direzione tracciata da Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara, per rilanciare l’economia e le prospettive di crescita della nostra provincia. La Giunta dell’Ente di Largo Castello ha stanziato, per il 2017, 2 milioni di euro destinati a sostenere i deboli segnali di ripresa ed aiutare le imprese, in particolare piccole e medie, a superare le fragilità ancora presenti. Progetti che hanno bisogno di una larga condivisione, soprattutto finanziaria, che per il numero uno della Camera di commercio deve coinvolgere, oltre che le Istituzioni, le associazioni di categoria e l’Università, anche gli istituti di credito che operano attivamente nel territorio.
“Di fronte agli sforzi e al lavoro incessante che tanti imprenditori ferraresi quotidianamente compiono per uscire dalla crisi – ha sottolineato Govoni – non possiamo non ricordare che le piccole imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia provinciale. L’impresa – ha proseguito il presidente della Camera di commercio – è la nostra prima risorsa, capace di produrre ricchezza, lavoro, benessere sociale. Non facciamo prevalere il cinismo di chi auspica selezioni severe per il mondo delle piccole imprese, taglieremmo il ramo che ha sostenuto finora il nostro benessere”. A breve dunque, insieme ai colleghi della Giunta camerale ed ai vertici delle associazioni di categoria, prenderà il via una serie di incontri per coinvolgere ancor di più gli istituti di credito in progetti di sviluppo locale.
Non solo “Bussola della Qualità” ed un rapporto nuovo con la finanza nei programmi della Camera di commercio: l’Ente camerale, infatti, guarda con attenzione a quel “Rating di legalità” che, secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, diventa elemento sempre più importante “in sede di concessione di finanziamenti da parte delle Pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario”. Ad oggi, però, il rating interessa esclusivamente quelle imprese che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro. Ed è su questo punto che la Camera di commercio, in sinergia con il sistema associativo, proporrà alle banche l’idea di una “certificazione territoriale volontaria”, avvalorata dalla stessa Camera di commercio, per tutte quelle imprese che, pur non raggiungendo un fatturato di due milioni di euro, rispettino i parametri richiesti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
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