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Ferrara film corto festival

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Da ufficio stampa

Sul finire della seconda guerra mondiale e nell’immediato dopo-guerra furono migliaia gli italiani esiliati dalle terre istriane, dalmate e dalla Venezia Giulia e altre migliaia furono quelli lasciati morire nelle Foibe. Questa mattina, per tenere viva la memoria di quelle tragiche pagine della storia del Novecento, si è svolta una cerimonia di commemorazione presso il cippo situato nel Piazzale delle Foibe, al Villaggio Raibosola. Il Giorno del Ricordo ha dunque visto il suo momento celebrativo più alto nella deposizione, da parte del Sindaco Marco Fabbri, di una corona d’alloro in memoria di quelle migliaia di vittime innocenti. All’importante evento istituzionale, organizzato dalla sezione locale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, presieduta da Tiziano Tonioli, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi e con l’Amministrazione Comunale, hanno preso parte le Autorità Militari del territorio, le associazioni combattentistiche e d’Arma, il Consigliere Nazionale dell’AIB Generale Vezio Vicini, il presidente inter-regionale dell’Italia settentrionale, Camillo Ferroni, il presidente provinciale, Gabriele Strozzi ed il Presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Flavio Rabar. Anche l’Assessore al Turismo Sergio Provasi si è unito alla cerimonia. Subito dopo, a Palazzo Bellini, sotto l’impeccabile regia dell’insegnante Stefania Tozzi, gli alunni delle classi seconde e terze dell’istituto di istruzione secondaria di primo grado di Porto Garibaldi e gli attori della compagnia dialettale “La fuesne” hanno portato in scena lo spettacolo “Ricordare per non dimenticare”, durante il quale è stato reso omaggio al grande cantautore SERGIO ENDRIGO, esule istriano.
foto1 foto2 foto4 foto5 Spettacolo alunni a Palazzo Bellini

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it