Giorno del Ricordo 2017: concerto in omaggio alla Terra d’Istria
Tempo di lettura: 3 minuti
Da ufficio stampa conservatorio
Due omaggi in musica per il Giorno del Ricordo con il Conservatorio. Il primo è domani, venerdì 10 febbraio, alle 16 in Prefettura. Durante la cerimonia commemorativa con il prefetto Michele Tortora e gli esuli Giuliano Dalmati, le voci di Matilde e Celeste Pirazzini daranno vita a un intervento musicale sulle note della tradizione istriana con ‘Inno all’Istria’ e ‘La campana di San Giusto’.
Il secondo, immancabile e aperto alla cittadinanza, è invece previsto sabato 11 febbraio alle 16 a Palazzo Bonacossi, con brani dedicati all’Istria e ai suoi compositori. Quest’anno, infatti, ad aprire il concerto che il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara ha preparato per le commemorazioni del Giorno del Ricordo, sarà la produzione di Antonio Smareglia, compositore nato a Pola nel 1854.
Per l’appuntamento di sabato l’Ensemble d’archi del Conservatorio Frescobaldi, con la concertazione del maestro Alessandro Perpich e la partecipazione di Alice Rognini (soprano), Juanguang Yuan (tenore) e Chang Jin (pianoforte), propone infatti ‘Sebben io passi, pur non ti saluto’, brano tratto dall’opera più conosciuta del compositore, Le nozze istriane (1895), seguito dall’Inno all’Istria di monsignor Giovan Battista Cleva e di Giulio Giorgieri. Musicista di formazione mitteleuropea, post-wagneriano, Antonio Smareglia ebbe successo soprattutto nell’Impero Austro-Ungarico. Una curiosità: il libretto dell’opera Nozze istriane venne scritto da Luigi Illica, il librettista che insieme a Giacosa realizzò per Puccini i libretti di Boheme, Tosca e Madame Butterfly. Dopo l’omaggio alle terre d’Istria, il pomeriggio proseguirà sulle note del primo libro dell’Estro Armonico di Antonio Vivaldi, con concerti per uno, due e quattro violini solisti.
L’Ensemble d’Archi del Conservatorio, sorto per iniziativa del M° Alessandro Perpich in occasione dei 300 anni dalla pubblicazione dell’Estro Armonico (Amsterdam 1711). È formato da studenti e docenti del Conservatorio Frescobaldi e si è già esibito in numerose città e rassegne musicali. Alessandro Perpich è nato a Firenze e si è diplomato a pieni voti e lode sia in violino al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, sia in viola al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Con Corrado Romano ha continuato gli studi al Conservatorio di Ginevra sino a ottenere nel 1992 il “Premier Prix de Virtuosité”. Nel 2004 ha vinto il Premio Speciale della Fondazione Masi al Concorso Internazionale “G. Zinetti”. Suona su un Tommaso Carcassi del 1757 e un Tommaso Landolfi 1750.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it