Una nuova destinazione per i locali del Museo della Nave Romana
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Da ufficio stampa
Il percorso intrapreso per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2018 a Comacchio non si è di certo esaurito, anzi sta ancora dando i propri frutti avendo creato un precedente importante sul bisogno sempre maggiore della comunità di investire sulla cultura. Ed è, infatti, con questo spirito di continuità che si sono presentati in tantissimi oggi, nella Biblioteca Civica di Comacchio, per l’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale per aprire il dibattito sulla nuova destinazione da dare all’edificio che fino ad oggi ha ospitato il Museo del Carico della Nave Romana e che, una volta completato il trasloco dei reperti nel nuovo Museo Delta Antico, ritornerà a disposizione della comunità rimanendo, però, parte integrande del complesso culturale del centro cittadino.
“Vedere questa sala piena è veramente una grande soddisfazione – ha commentato il Dirigente alla Cultura Roberto Cantagalli, aprendo i lavori – significa che c’è davvero la volontà di investire su un valore importante come è quello della cultura. Anche questa volta vogliamo utilizzare il metodo della co-progettazione e realizzare con voi un percorso partecipato che permetta, a noi, di conoscere le esigenze della comunità e, a voi, di proporre quali attività svolgere all’interno degli spazi”. All’appuntamento di questo pomeriggio, il primo di una lunga serie, erano presenti anche il Sindaco Marco Fabbri e l’Assessore alla Cultura Alice Carli, ma soprattutto tanti privati cittadini, insegnanti, rappresentanti di associazioni e gruppi, venuti a mettere sul tavolo le proprie idee per quella che con tutta probabilità diventerà la Casa delle Arti di Comacchio. Tante le proposte che sono state condivise per la valorizzazione dei locali tornati a disposizione, dalla possibilità di ospitare una vera e propria scuola di musica, all’idea di realizzare laboratori di teatro, di pittura, di sartoria o di artigianato. Tutte attività che verrebbero concentrate in un unico stabile, creando di fatto anche le condizioni per la commistione tra le diverse arti e la collaborazione dei laboratori in progetti intersettoriali. L’idea espressa dalla maggior parte degli intervenuti, infatti, è stata quella di voler dar vita ad uno spazio vivo, che non solo permetta ai tanti gruppi ed associazioni che lavorano sul territorio di poter usufruire di locali adeguati, ma che possa far fronte anche – ed è stata questa la richiesta principale dei tanti genitori presenti a Palazzo Bellini – alla mancanza di un vero e proprio centro in cui i ragazzi possano avvicinarsi alle arti, essere seguiti ed incoraggiati a praticarle e poter di conseguenza mettere a frutto le proprie potenzialità.
Come ha, infatti, ricordato il Sindaco Marco Fabbri “Oggi, purtroppo, Comacchio ha ancora un alto tasso di dispersione scolastica ed è necessario, dunque, dare ai nostri giovani risposte immediate alle loro esigenze”. Al prossimo incontro anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi, quale rappresentante dei potenziali fruitori della Casa delle Arti, verrà, dunque, invitato a proporre le proprie idee. I lavori, questa volta, riprenderanno direttamente all’interno dei locali dell’ormai ex-Museo della Nave Romana, in modo da permettere ai partecipanti al tavolo di discussione di poter conoscere esattamente quali sono gli spazi a disposizione e poter avanzare proposte concrete. La data verrà resa nota dall’Amministrazione Comunale non appena verrà fissata e l’incontro, anche in questo caso, sarà aperto a tutti.
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