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Da ufficio stampa

Caselli: “Risorse per migliorare la qualità della vita soprattutto in montagna, con più servizi alle persone e più energia verde”. Due i bandi, le domande entro il 5 e il 22 maggio

Bologna – Oltre 12,5 milioni di euro per migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e favorirne lo sviluppo economico. La Regione Emilia-Romagna ha approvato due bandi che mettono a disposizione risorse per realizzare sia nuove strutture da destinare a servizi pubblici sia nuovi impianti pubblici per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Destinatari dei fondi: i Comuni e gli altri enti pubblici che si trovino nell’Appennino emiliano o parmense-piacentino, nel basso ferrarese, nella Valmarecchia o in una delle aree regionali inserite nel programma europeo di sviluppo locale “Leader” in cui è attivo un Gal.

“E’ una risposta concreta ad esigenze della popolazione dei Comuni rurali, soprattutto montani”, sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli. “Mettiamo a disposizione risorse del Psr con il duplice obiettivo di sviluppare sia i servizi alle persone, per migliorare la qualità della vita dei residenti ma anche dei turisti, sia le buone prassi e i comportamenti virtuosi in tema di energie rinnovabili in montagna”.

I bandi
Le risorse complessive per la realizzazione di strutture per servizi pubblici ammontano a 8,5 milioni di euro, quelle per la realizzazione di impianti per la produzione di energia verde a quasi 4,1 milioni.

In particolare il primo bando mira a sostenere interventi di recupero di fabbricati di importanza storica e architettonica da destinare a servizi pubblici per residenti e turisti, come musei, biblioteche, centri polivalenti o per la protezione civile, strutture di welfare, centri di aggregazione, per il tempo libero o lo sport.

Il secondo finanzia interventi di costruzione di impianti pubblici destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili che utilizzino risorse naturali presenti nelle zone rurali, dal legno all’acqua. Nel dettaglio, il bando sostiene la creazione di centrali con caldaie alimentate a cippato o a pellet; reti di teleriscaldamento, di distribuzione del calore a più fabbricati e soluzioni “intelligenti” per lo stoccaggio dell’energia prodotta e piccoli impianti idroelettrici.

Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 100% della spesa ammissibile fino ad un massimo di 500 mila euro a progetto.

Modalità di presentazione delle domande
Le domande di sostegno devono essere presentate online da oggi, utilizzando il Sistema informativo di Agrea (Siag) all’indirizzo http://agrea.regione.emilia-romagna.it.
Il termine per le richieste di finanziamento per la realizzazione di servizi pubblici è il prossimo 22 maggio, mentre le domande per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili devono essere presentate entro il 5 maggio.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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