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Ferrara film corto festival

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6 Febbraio 2017

Uomini e gigantesse

Tempo di lettura: 2 minuti


di Lorenzo Bissi

Che maestria, amico Charles, nel rendere parola l’essenza del maschile sentire, davanti alla propria Gigantessa!
Proprio nei momenti in cui siamo soli, immersi nella noia e nel tedio, siamo noi stessi ad evocarla: plasmiamo una donna splendida, voluttuosa, giunonica e afrodisiaca, maestosa, ferma nel portamento, terribile.
Davanti ad una creatura del genere non facciamo altro che rimpicciolirci fino a diventare gatti ai suoi piedi, formiche sotto i suoi piedi.
Ma in lei non può non mancare quel rassicurante istinto materno, che ci eleva a persone, ci dona la linfa vitale, ci rende eterni fanciulli.
Abbandonando le nostre membra al suo seno, cadiamo in un sonno ristoratore, guaritore, annullatore di ogni preoccupazione.
E così preferiamo rimanere in quell’ozio che viene dalle viscere, piuttosto che avvelenarci con la frenesia del mondo reale.
Buona settimana a tutti, uomini e Gigantesse!

“Al tempo che Natura, artefice indefessa,
concepiva ogni giorno qualche forma inumana,
avrei voluto vivere presso una gigantessa,
come un gatto lascivo ai piè d’una sovrana;

vederle, insieme all’anima, fiorir le membra, e farsi,
in terribili giuochi, sempre più grandi e piene;
scoprir, mirando gli occhi, d’umide brame sparsi,
se mai covi una torbida fiamma nelle sue vene;

percorrere a mio agio le sue splendide forme;
arrampicarmi in vetta al suo ginocchio enorme;
e quando le interviene sotto l’afa maligna,

di coricarsi esausta attraverso la vigna,
all’ombra dei suoi seni pigramente sognare,
come ai piedi d’un monte un gaio casolare.”

Charles Baudelaire
(La Gigantessa – Les fleurs du mal)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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