Anche quest’anno Comacchio celebra il “Giorno della memoria”, omaggiando le vittime della Shoah con una giornata dedicata soprattutto ai ragazzi delle scuole. Dopo aver reso onore, con la deposizione di una corona d’alloro e con il tradizionale alzabandiera presso il Parco della Resistenza, a tutti i martiri della Resistenza, ed in particolare, nel 72° anniversario del loro eccidio, a Giuseppe Ghirardelli, Giovanni Farinelli, Edagardo Fogli (MOVM) e Vittorio Bulgarelli, il Sindaco Marco Fabbri e l’Assessore alla Cultura Alice Carli, insieme alle autorità militari, alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Comacchio, Roberta Monti, e alla Direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, Anna M. Quarzi, hanno presieduto all’incontro pubblico “Non dimenticare…” organizzato in Sala Polivalente S. Pietro in collaborazione con gli allievi della Scuola Media “A. Zappata” di Comacchio. Proprio questi ultimi hanno presentato l’intervento dal titolo “Les enfants du Vel d’Hiv”, uno spettacolo incentrato sul ricordo del rastrellamento che nel 1942 portò alla relegazione di circa diecimila ebrei nel velodromo di Parigi e alla successiva deportazione di migliaia di bambini nei campi di concentramento.
A moderare l’incontro, come ogni anno, il Presidente dell’ANPI di Comacchio, Vincenzino Folegatti, che ha ricordato ai presenti come “l’Olocausto e la deportazione di migliaia di italiani nei campi di sterminio sia stata una delle pagine più oscure del fascismo”. “Una pagina – ha spiegato – che ancora oggi produce effetti e fenomeni di razzismo in tutta Italia”.
Dopo aver condiviso con i ragazzi presenti a Palazzo Bellini l’esperienza della candidatura di Comacchio a Capitale Italiana della Cultura 2018, attraverso, per altro, la riproposizione del video di Maurizio Cinti presentato alla commissione del MIBACT, il Sindaco Marco Fabbri, con a fianco Sharon Fogli, neo eletta Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi, ha ringraziato gli studenti delle scuole che ogni anno “si impegnano in progetti concreti, finalizzati a riempire anche giornate significative come il Giorno della Memoria”. “Non fatevi ingannare da chi vi dice che queste cose non sono mai successe – ha spiegato il Primo Cittadino – la memoria è importante. Continuate a portare avanti i vostri progetti, perché le sfide per il vostro Comune sono tante e spero che a darci una mano ci sarete anche voi”.
La giornata commemorativa è stata, infine, sugellata dalla consegna della Medaglia della Liberazione al comacchiese Filippo Mezzogori, militare della Marina, catturato dalle FFAA tedesche, deportato in Germania e poi in Polonia ad Auschwitz, e rimpatriato soltanto nell’ottobre del 1945.
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