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Da: Provincia di Ferrara

Due cacciatori sorpresi a cacciare con richiamo acustico illegale in valle e in zona pre-Parco

Un fine 2016 pesante per due cacciatori comacchiesi sorpresi in valle dalla Polizia provinciale con un richiamo acustico il cui utilizzo è vietato dalla legge.
Poco dopo la mezzanotte con l’ausilio del silenzioso motore elettrico utilizzato nella navigazione, una pattuglia di agenti provinciali durante un controllo negli apprestamenti sociali, nei pressi di una ‘tina’ ha udito chiaramente il canto di alcune specie di anatidi, prevalentemente di germano reale, chiaramente riconducibile a un richiamo acustico acceso.
Raggiunto il dosso dov’è stata inserita la tina, al cui interno c’erano due doppiette, gli agenti hanno iniziato la perlustrazione.
Tra le varie attrezzature di caccia, è stato trovato un contenitore in legno al cui interno era posizionata una batteria da auto usata dai cacciatori per alimentare il motore elettrico fuoribordo impiegato per recarsi nei luoghi di caccia nonché le piccole luci di servizio.
Il contenitore, tuttavia, mostrava un’altezza che sembrava essere superiore a quella della batteria contenuta, oltre al fatto che dalla base spuntava un cavetto elettrico.
Una volta tolta la batteria, è stato notato un piccolo meccanismo che, sbloccato, ha consentito scoprire una sorta di doppio fondo al cui interno sono stati ritrovati il richiamo acustico elettromagnetico, due altoparlanti e cavi di collegamento.
Gli agenti hanno segnalato all’autorità giudiziaria i due cacciatori di Comacchio sorpresi a cacciare con un richiamo acustico nelle valli lagunari e precisamente nella zona di pre-Parco.
A entrambi è stato contestato il reato di caccia con l’uso del richiamo acustico, in concorso fra loro, la cui sanzione penale prevede un’ammenda fino a 1.500 euro, cui si aggiungono otto settimane di sospensione dall’esercizio venatorio nell’area del pre-Parco.
I due fucili e il richiamo sono stati sequestrati.

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