Basta guardarsi intorno, dai negozi di giocattoli, ai supermercati alimentari, fino agli autogrill in autostrada: dovunque il mito della Peppa Pig imperversa: magliette, tazze, zaini, libri, CD, gadget. Alla televisione, sui canali dedicati all’intrattenimento dei piccoli è questo il cartone che riceve maggiore spazio. Peppa Pig è un cartone animato britannico, creato nel 2004 e diretto ad un pubblico di bambini: ogni episodio è di cinque minuti.
Della Peppa sappiamo tutto: ha un padre, una madre, un fratellino, un nonno e una nonna. Ci sono personaggi minori di contorno: un coniglio, un orso, una pecora e molti altri.
Peppa è la figlia maggiore di Papà Pig e Mamma Pig. Frequenta la scuola materna, è simpatica e ubbidiente. Ama giocare con il suo fratellino George, che ha due anni e la passione dei dinosauri. Come la gran parte dei bambini, George non ama le verdure, ma adora le torte al cioccolato; George è timido, ma sa fischiare bene, suona un corno ed è un eccellente pattinatore sul ghiaccio.
La Peppa e il fratellino sono svegli ed educati, pronti a farsi coinvolgere in ogni iniziativa politicamente corretta che i genitori propongano loro, compresa quella della raccolta differenziata o della semina delle verdure nell’orto.
Le situazioni sono quelle della vita quotidiana, con gioie e problemi universali. Tutti i ruoli sono rispettati. Il padre è colui che padroneggia il sapere (risolve equazioni matematiche difficili), ma non sempre ha sufficiente buonsenso nella vita quotidiana; è però un ottimo ballerino, un bravo pittore, un valido batterista e suona la fisarmonica. La madre è una casalinga che lavora da casa tramite il computer. Viene descritta come diligente e attenta – che altre doti dovrebbe avere una madre? Perfettamente pacificata nella doppia presenza – avremmo detto in altri tempi – è una cuoca provetta e sforna deliziosi biscotti e torte di cioccolato. Il nonno è saggio, colto ma anche divertente. Organizza spesso vari giochi e divertimenti per i piccoli ed è abile nel riparare oggetti. Ha la passione per l’astronomia e ha un orto dove coltiva piantine di pomodori e ha alberi di mele. La nonna coltiva l’orto – e perché poi le nonne dovrebbero fare altro, una volta raggiunta un’età compatibile con la pensione? Ama la tranquillità, ha tre galline ed è una appassionata collezionatrice di cappellini. Anche le nonne possono permettersi un tocco di patetica civetteria, si sa!
Un idilliaco quadretto rassicurante, un mondo perfetto, non c’è che dire, in cui tutti sono disposti a cooperare e a trovare soluzioni per i piccoli guai di ogni giorno. Tutti hanno tempo da condividere, non c’è ombra di stanchezza in quella famiglia.
Maialini e maialine, come femmine e maschi di ogni specie, sanno qual è il loro posto nel mondo: i maschi coltivano doti di ingegno e le femmine doti di mitezza e di cura! Sarà questa la ragione del successo del cartone animato? Tante situazioni di vita quotidiana risolte in un idilliaco quadro di giochi e di comprensione reciproca.
Questo mondo “perfetto” mi sembra, in realtà, molto vecchio e stucchevole nella sua pretesa di annullare ogni contraddizione. Eppure, pare che oggi nessuno si ponga più il problema di contrastare gli stereotipi di genere, né con diversi modelli di comportamento e, neppure, con proposte di gioco meno segnate dai luoghi comuni.
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Maura Franchi
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