A Natale gli italiani scelgono i prodotti tradizionali ma anche lo spreco è servito
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Da: Cia Ferrara
Da Natale a Capodanno le famiglie spenderanno 3 miliardi di euro per la tavola, circa 300 euro in media a famiglia. Ma il 9% dei prodotti alimentari potrebbe finire nella spazzatura
FERRARA – «Per Natale scegliete prodotti della tradizione, che appartengono alla cultura agroalimentare del territorio, ma cercate di comprare solo quelli necessari, per evitare lo spreco alimentare.» E’ questa la raccomandazione di Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara a pochi giorni dalle festività natalizie, quando tutto è pronto per i preparativi di rito che riempiranno di cibo le tavole.
In base ai dati raccolti da Istat – Ismea ed elaborati dall’Ufficio studi di Cia Nazionale, infatti, gli italiani ambandiranno la tavola per le festività – spendendo in media una cifra intorno ai 300 euro, circa 3 miliardi di euro circa in totale – ma riempiranno troppo il carrello della spesa. Le stime parlano di un 9% in più di cibo acquistato che finirà nella spazzatura, per un valore complessivo di circa 230 milioni di euro.
«Sembra un consiglio banale – continua Calderoni – ma per evitare lo spreco la prima cosa da fare è scrivere una lista dettagliata di quello che davvero occorre per evitare di ritrovarsi le buste della spesa di cibi che non verranno consumati. Ogni famiglia nella settimana delle festività spenderà in media il 22% in più rispetto a una settimana normale e sprecherà anche il 9,5% in più. Perché, allora, non scegliere di comprare meno ma comprare meglio, scegliendo almeno un prodotto enogastronomico proveniente della aree terremotate dell’Appennino centrale per dare un’iniezione di fiducia alle aziende colpite dalla tragedia del sisma. Gli agricoltori ferraresi, insieme alle persone e alle aziende, hanno già donato una casa mobile a una famiglia marchigiana e un’altra verrà donata nei prossimi mesi. Ma acquistare per Natale e abitualmente i prodotti delle zone terremotate sarebbe un aiuto enorme e continuo per le aziende agricole di quei territori.»
Sempre secondo lo studio condotto da Cia Nazionale, sul podio degli acquisti “top” i dolci a partire da pandoro e panettone, carne e pesce per il 24 e tanto spumante per i brindisi. Bene anche leguminose, spinte dalla tradizione delle lenticchie per l’ultimo dell’anno.
Tornando, invece, ai macro numeri, in tutto il mese di dicembre gli italiani sborseranno per la spesa alimentare oltre 15,3 miliardi, di cui 1,3 miliardi di euro in cibi che non verranno consumati. Nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi anni sul fronte degli sprechi e il varo di una legge ad hoc per contenerne gli effetti, la strada virtuosa “anti-spreco” è ancora lunga.
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